È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
UN FALLIMENTO TOTALE DI ALFANO AMMINISTRARE LA CITTA’
10 Dic 2010 06:40
Sono dure le critiche che arrivano dalla F.E.D. di Comiso riguardo la scelta del primo cittadino Giuseppe Alfano di azzerare la vecchia giunta e costituirne una nuova.
«L’azzeramento della giunta ha significato il fallimento di Alfano di amministrare la città – affermano − è stato lui a scegliersi gli assessori presentandoli ai comisani come la migliore espressione dei partiti e della società civile che lo sosteneva e sempre lui che a metà legislatura ha bocciato l’attività della sua squadra licenziandola quasi in toto».
In questo clima di delusione generale per una città che sempre più numerosa accorreva al richiamo propulsivo “dell’altra Comiso” (era la prima volta che a Comiso un nutrito e agguerrito gruppo di giovani presentasse una lista civica), è chiaro che il fallimento dell’intero Pdl accenda ulteriormente gli animi : «in questi due anni e mezzo il Pdl ha mal digerito i due assessori assegnati alle liste civiche e che hanno cercato di sfruttare al massimo il caso Zisa scoppiato qualche settimana fa – continuano alcuni esponenti della F.E.D − a tal proposito inconfutabili sono le accuse mosse dall’ex assessore Cugnata ai vertici del suo partito reo di avere “magnificato il nepotismo che ha esaltato a livello provinciale con i fratelli Mallia e Mandarà che si sono divise le poltrone a viale del Fante, e a Comiso, dove il vice coordinatore provinciale del Pdl nonché consigliere comunale Giorgio Assenza, dall’alto del suo disinteresse personale, con la complicità di Alfano, ha piazzato il fratello Michele in giunta».
Il quadro è quello di un centrodestra in crisi dove l’uno sfiducia l’altro per la spartizione di tutto quello che c’è da spartire (SO.A.CO, A.S.I., A.T.O. etc.) e così non c’è da meravigliarsi se arrivano i vari no al “ raddoppio della Ragusa Catania (cancellato dal piano delle opere di infrastrutture nazionale), all’apertura dell’aeroporto, al rilancio del porto di Pozzallo, all’impegno del ripristino e potenziamento (al posto della cancellazione) della tratta ferroviaria Siracusa-Gela.
Ed intanto c’è un’intera città che aspetta con «i quartieri al buio e buche delle strade e sterpaglie che fanno da ornamento ai marciapiedi». (m.c.)
© Riproduzione riservata