Un contenzioso fra due ditte ferma i lavori al Convento delle Milizie a Scicli

Avrebbero dovuto iniziare in autunno ed invece un contenzioso al Tar  fra le ditte che, dall’esito della gara, sono risultate al primo ed al secondo posto hanno portato allo slittamento dei lavori di consolidamento e restauro finanziati nell’ambito del PSr Sicilia 2018-2020. “Speriamo che la questione si chiuda entro breve  tempo al fine di poter iniziare i lavori e far sì che la chiesa possa essere fruibile nei mesi estivi quando tantissimi villeggianti la domenica mattina scelgono di seguire la celebrazione della Messa proprio nell’ex Convento delle Milizie – spiega l’assessore ai lavori pubblici ed alle manutenzioni della giunta Marino, Enzo Giannone – il ricorso alla giustizia amministrativa ha fermato il normale iter che ci avrebbe permesso di non avere problemi sui tempi di consegna del monumento ecclesiastico interamente messo in sicurezza e restaurato. Il nostro dirigente sta seguendo l’iter in maniera attenta al fine di evitare ritardi”. 

Il progetto redatto dall’Ufficio tecnico del Comune riguarda il recupero e la valorizzazione del Convento delle Milizie, sito a monte della frazione di Donnalucata e parte integrante della rete dei cammini sacri mariani in Sicilia.

Il decreto di finanziamento, per un importo di 448.700 euro, risale 2020. L’eremo e la chiesa delle Milizie si  trovano a due chilometri dalla borgata di Donnalucata. Svettano su un’ampia area semi-collinare da dove si guarda il mare Mediterraneo. E’ qui che si ricorda la battaglia avvenuta nel 1091 tra Normanni e Saraceni, vinta dall’esercito del conte Ruggero grazie al provvidenziale intervento della Vergine apparsa avvolta da una nube e su un cavallo bianco. Il convento è famoso per essere stato oltre che luogo di culto mariano anche luogo di eremitaggio. E’ qui che è stato sepolto Mariano Perello, uno degli intellettuali più qualificati nella Scicli del Seicento ed è qui che abitò il frate francescano Giorgio Lutri in odore di beatificazione. Solo nei secoli successivi si è avuta una particolare devozione per la Madonna delle Milizie. Attualmente il complesso architettonico registra varie fasi costruttive che vanno dal tardo medioevo al Novecento in cui risulta determinante la fase settecentesca che ha permesso di ricostruire la chiesa ed alcune parti del convento da decenni parcellizzato e venduto a privati che hanno realizzato delle oasi abitative di grande fascino.

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