È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
Un caffè all’arancia. Lo chef Carmelo Chiaramonte ha deliziato i visitatori del Cibus così
12 Mag 2018 11:55
un insolito aroma di caffè e di arancia. E’ la moka con gli oli essenziali della buccia di arancia che da’ il suo contributo aromatico, con la voce narrante di Carmelo Chiaromonte, lo chef cuciniere siciliano, che, nello stand dell’azienda catanese Oranfrizer con le spremute 100%, propone un approccio all’arancia e anche agli agrumi meno noti di Sicilia da consumare a tutto pasto. Dall’esperienza olfattiva di scoperta degli aromi del limone femminiello, dell’arancia amara, rossa e bionda ai tarocchi nelle varietà Meli e Sant’Alfio a crudo, la degustazione di mandarino frizzante, fino alla merenda del gusto salutare: pane, origano e polvere d’arance. Oggi, peraltro, il distretto Agrumi di Sicilia celebra in fiera l’Arancia di Ribera Day, altra tipicità isolana. ”C’è bisogno ora – ha detto il cuciniere errante Chiaramonte – di aromi sinceri, dopo essere stati spesso violentati per 40 anni da aromi di sintesi. In cucina e in pasticceria bisogna togliere gli orpelli e andare dritti all’essenza di un piatto. La tendenza del momento – ha sottolineato – è proporre cose semplici, ma buonissime. Sul palco va una cucina ‘basso, chitarra e batteria’, note pop che non hanno bisogna di orchestra. E’ il pubblico che chiede questo, e ogni tanto invece di imporre bisogna saper ascoltare”. Chiaromonte vede attenzione agli ingredienti della Dieta Mediterranea, ma perdita dei riti di convivialità. ”E’ tempo di mangiatori solitari – ha detto Chiaramonte – mangiano frutta, formaggi, formaggi e bibita in piccole confezioni. Mi preoccupa la solitudine del desco ma anche il packaging altamente inquinante. In un pasto-pronto dato a uno scolaro ci sono quattro plastiche diverse da smaltire”. Si guarda alla tutela del Pianeta mentre le scelte di acquisto degli italiani attestano un crescente interesse al benessere. ”Il cuoco – per Chiaramonte – deve essere consapevole di dover offrire un nutrimento completo, col massimo utilizzo di ingredienti biologici e salutari, e gli agrumi sanno tener alto il buon umore. Il futuro della cucina è negli alcaloidi”. fonte Ansa
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