13 Giu 2025 06:09

Fatuzzo, che in quel momento stava semplicemente percorrendo il ponte con la propria auto, si è trovato davanti un blocco stradale anomalo. “Pensavo fosse un incidente – racconta – ma andando avanti ho visto una donna appesa al lato del ponte, oltre la ringhiera. Era chiaro che fosse in grave difficoltà emotiva”.

Senza esitare, si è avvicinato. Ha cercato un contatto umano, parole semplici per calmarla. Alcuni passanti avevano già cercato di avvicinarsi e riportarla indietro. Ma la donna, con un secondo scatto di disperazione, ha tentato nuovamente di gettarsi nel vuoto. È in quel momento che è intervenuto, con l’aiuto di un collega ispettore dell’unità cinofila della Polizia Penitenziaria e di altri cittadini. “Siamo riusciti ad afferrarla per un braccio e per la cintola. Non voleva essere salvata, ha lottato per liberarsi. Ma non l’abbiamo lasciata andare.”

Una volta riportata sull’asfalto, il rischio non era ancora scampato: la donna avrebbe tentato di lanciarsi anche sotto le auto in transito. Sul posto sono intervenuti una pattuglia della Polizia e i sanitari del 118. Nella sua auto, poco distante, è stato ritrovato un biglietto di addio. Un gesto disperato, che poteva davvero trasformarsi in tragedia.

Fatuzzo, con la discrezione di chi è abituato a gestire il dolore altrui, riflette oggi sul senso della vita. Di quella donna non conosce il nome ma ne ha attraversato il dolore guardandola e sostenendola assieme ad altre persone. “Non so come si chiami quella donna, ma spero che oggi, in un luogo sicuro, abbia trovato una mano tesa verso di lei, pronta ad aiutarla”.

Per chi sente di avere pensieri ossessivi, può rivolgersi per un aiuto al Telefono Amico Italia: 022327, o al numero verde Samaritans, 0677208977