Un arresto e due denunce. I carabinieri della Compagnia di Modica in tempo record fanno piena luce sul fatto di sangue di domenica sera a Scicli

Un’intera notte trascorsa fra interrogatori e sopralluoghi. I carabinieri della Compagnia di Modica alle prime luci dell’alba hanno chiuso il cerchio su un fatto di sangue che ieri sera ha messo in allarme la città. E’ stato un attento lavoro di indagine che ha permesso, ai militari del Nucleo operativo e radiomobile, della locale Tenenza e della Stazione di Donnalucata, di individuare, rintracciare ed assicurare alla giustizia i protagonisti di questa storia.

Arresto per un tunisino di 35 anni.

A suo carico i reati di rissa, lesioni personali aggravate, porto di armi ed oggetti atti ad offendere, minaccia e resistenza aggravata a pubblico ufficiale oltre ingresso irregolare sul territorio nazionale. Sul 35enne tunisino pendeva un provvedimento di espulsione. E’ lui il terzo uomo che avrebbe partecipato alla violenta lite fra Largo Gramsci e via Mentana che ha portato in ospedale i due connazionali. Dopo aver partecipato alla rissa, si è dileguato per le strade cittadine. Ciò non è servito a nulla perchè i militari dell’Arma, fra la conoscenza del territorio e la visione delle immagini estratte dai sistemi di videosorveglianza, sono riusciti a rintracciare il malvivente. Vistosi braccato e prima che venisse fermato ha minacciato verbalmente i militari cercando anche una via di fuga e aggredendo con un’ascia i militari, cercando anche di procurarsi lesioni. Tutto vano, per lui si sono aperte le porte del carcere di Ragusa su disposizione dell’autorità giudiziaria.

Quindici giorni di prognosi per i due feriti.

I due soggetti coinvolti nella rissa e regolari sul territorio italiano, hanno riportato lesioni lievi: uno con ferita da taglio all’addome, l’altro una ferita lacero contusa al capo. A loro carico la denuncia in stato di libertà per rissa, porto di armi ed oggetti atti ad offendere e lesioni personali.

Nessuna correlazione fra l’episodio di ieri sera e quelli precedenti.

Divergenze di carattere familiare alla base. I due dei tunisini che si sono aggrediti sono imparentati, infatti, tra loro. Non si ferma la costante presenza sul territorio cittadino dei militari dell’Arma con l’intento di evitare che una banale lite possa sfociare in episodi di violenza più pericolosi. A tal proposito – assicurano i vertici –  continueranno i controlli nei prossimi giorni, anche con l’ausilio dei reparti speciali.

Dal sindaco Mario Marino il ringraziamento.

“La risposta delle forze dell’ordine sul territorio di Scicli è stata immediata, ferma e perentoria – ha scritto in una nota il primo cittadino – ringrazio il Prefetto e il Questore di Ragusa, la Polizia di Stato ed i Carabinieri che negli ultimi giorni hanno assicurato una presenza costante delle forze dell’ordine sul territorio comunale in maniera estesa, capillare e diuturna. I risultati non sono tardati a venire. Ho già informato la Presidente del consiglio ed i capigruppo consiliari delle azioni intraprese, promuovendo un futuro quanto immediato appuntamento con le istituzioni provinciali deputate alla tutela della sicurezza pubblica”.

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