UFFICIO POSTALE O PICCIONE VIAGGIATORE?

A Chiaramonte Gulfi la gente è ancora costretta a fare a meno della posta per giorni, anzi per settimane. Così i cittadini stanchi di questo disservizio hanno trovano l’unica valvola di sfogo nello Sportello del Difensore del Cittadino dopo essersi rivolti inutilmente alle istituzioni comunali. “ Ci chiediamo se è mai possibile che alle porte del 2012, nell’era della comunicazione per riuscire a comunicare ci si debba affidare ancora solo ed esclusivamente al piccione viaggiatore? Ebbene sì. –dice il Dott. Gaetano Iacono responsabile dello sportello del cittadino– Per non parlare delle bollette Enel, Telecom, ecc., o delle raccomandate che hanno delle scadenze da rispettate per evitare interessi di mora, come il rischio del taglio della corrente elettrica o della linea telefonica”.

Il disagio dato dal ufficio postale di Chiaramonte è insostenibile basti pensare alle file che durano mezza giornata, perché pur essendoci più sportelli in realtà ne viene messo in funzione solo uno. Così la gente preferisce recarsi nella frazione di Roccazzo, a 12 km di distanza dal centro cittadino, dove si trova un altro ufficio per poter guadagnare qualche ora preziosa di tempo, soprattutto per i lavoratori. Questa scelta fa si che anche nelle Poste di Roccazzo si è creato un ingorgo inestricabile. Ricordiamo che già questo problema era stato segnalato nel mese di gennaio dal Difensore del Cittadino, erano riusciti a portare avanti una protesta sulla stampa locale e con la direzione provinciale delle Poste Italiane con il risultato che nell’immediatezza sono stati attivati tutti i quattro sportelli presenti. Passati i tre giorni del trambusto si è ritornati all’utilizzo di un unico sportello.

”Lungi dalle inutili critiche, chiediamo con forza la normalizzazione del servizio postale: sportelli proporzionati al bacino di utenza, nessuna interruzione nella consegna della corrispondenza.- dichiara il Dott. Iacono- Chiediamo, altresì, che anche l’amministrazione comunale intervenga per risolvere il gravissimo disservizio”.

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