U MIRACULU DI SAN PANTALEO TORNA IN SCENA

Ritornano gli Amici del Teatro di Chiaramonte, nell’ambito della Rassegna “10 Buoni Motivi per Andare a Teatro”, con la Commedia Musicale  “U Miraculu di San Pantaleu“, scritta e ideata da Luciano Brullo, regista e fondatore del gruppo.

Messa in scena la prima volta nell’estate del 2009, in occasione della festa del quarantennale di attività della Compagnia, narra di una vicenda umana dai risvolti amari, in cui si riflettono i  costumi e le consuetudini di un’epoca remota, in uno sfondo di ambientazione agreste che riporta in vita scene, sensazioni e ricordi di una Sicilia del novecento. Racconta di una  Sicilia che rimane scolpita nelle citazioni della storia e della letteratura, oltre che nel racconto delle passate generazioni, ma che è sempre bene tramandare e far conoscere alle generazioni del presente.

E’ una commedia inedita ad alta tensione emotiva, che vuole rievocare la miseria del piccolo mondo agreste dei villani di un tempo, ormai remoto, quando con il loro duro lavoro rendevano il “feudo“ fertile ed abbondante. Il classico “massaru” spesso veniva descritto come il tiranno che profittava dei bisogni dell’umile “contadino“, suddito del padrone, obbligandolo a lavorare dall’alba al tramonto per poche centinaia di lire. Al contrario, l’autore ha voluto il Massaru Zu Santu, protagonista del “Miraculu“, come un  uomo profondamente buono, generoso di cuore, prodigo e capace di opere benefiche, pronto a comprendere le necessità dei suoi contadini, non più sudditi ma collaboratori, ed aiutarli senza secondi fini.

U Zu Santu riempie la scena interamente, tanto da mettere in secondo piano il travaglio amoroso  che vivono Nino e Rosa, clandestini di un nobile sentimento e succubi di una passione che barattono, con vile inganno, con l’onore e la dignità del protagonista.

Le musiche originali del musicista ragusano Giacomo Schembari danno alla commedia lavoro brio e forti suggestioni, sullo sfondo di una coralità che testimonia di un impegno e di una fatica artistica degna della celebrazione di un evento che si vuole indimenticabile.

La commedia coinvolge tutti gli attori del passato e le nuove leve che si affacciano sulla scena del gruppo, segnando una ideale congiunzione fra passato e presente, con nuove iniezioni di entusiasmo che lasciano sperare in un futuro luminoso per il prosieguo dell’attività artistica della Compagnia.

Esempio certamente non comune nel panorama teatrale siciliano, la compagnia chiaramontana ha esibito una continuità artistica senza precedenti per quattro decenni, senza soluzione alcuna di continuità, proponendosi nei teatri della Sicilia come una delle realtà più apprezzate e gradite dal pubblico degli appassionati.

Elemento distintivo della Compagnia è stato quello di proporsi all’estero come una sorta di ambasciatore della cultura siciliana, mettendo in scena il meglio del repertorio dialettale a beneficio delle comunità degli emigrati, dall’Australia al Sudamerica, dal Nord America al Sudafrica, dal Nord Italia alle Nazioni europee a forte presenza di italiani, realizzando forse un primato unico nel suo genere, di gruppo teatrale amatoriale che si e’ esibito in ben cinque continenti.

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