Tutti all’hotspot di Pozzallo i 159 migranti sbarcati dopo il salvataggio a 150 miglia dalla Sicilia

Si è concluso nella prima mattinata lo sbarco dei migranti tratti in salvo in un’operazione a 150 miglia da Pozzallo dagli equipaggi di due motovedette della Guardia costiera partite dal porto ibleo e da quello di Siracusa nel pomeriggio di ieri. Le persone tratte in salve sono 159 in tutto: 75 accompagnati a bordo della motovedetta di stanza a Siracusa ed 84 con la motovedetta della Capitaneria di porto di Pozzallo. Uomini, donne e bambini per un carico su una barca che ha mostrato subito delle difficoltà. L’allarme lanciato per il salvataggio ha permesso di evitare il peggio per il folto gruppo di migranti provenienti dal Pakista, dall’Iran, dall’Iraq, dalla Siria e dall’Afghanistan. A bordo un bambino di un anno e mezzo che è stato trasferito all’ospedale Maggiore-Baglieri di Modica per una eruzione cutanea ed un ragazzino di 13 anni tetraplegico. Sofferente il ragazzino che è stato avvolto in una coperta per i disagi patiti nella trasversata che lo hanno segnato in maniera forte.

Viaggi della speranza senza fine.

Sembra non arrestarsi l’ondata di arrivi sulle coste italiane. Il Mediterraneo da anni rappresenta il pass-partout fra due mondi: quello dei disperati e quello dell’accoglienza. Storie difficile, di disperazione,  di malattie, di sogni e di speranze che rimangono chiusi nel cuore di chi, e sono in tanti, solcano il mare per raggiungere l’Europa. I 159 migranti sono stati trasferiti dalla banchina del porto all’hotspot per la seconda fase dell’accoglienza dopo la prima del controllo medico eseguito dall’equipe del dott. Vincenzo Morello responsabile dell’Usmaf, l’unità medica di frontiera.

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