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Turismo: Ragusa ultima tra gli ultimi
24 Lug 2017 09:58
Parla chiaro, anzi chiarissimo, il rapporto Unicredit Touring club 2017 sul turismo. Relativamente alla presenza turistiche nella nostra provincia siamo gli ultimi in Sicilia. O meglio quasi ultimi. La provincia di Ragusa è infatti seguita soltanto da Enna e Caltanissetta, che dal punto di vista turistico non hanno alcun appeal. Tutte le altre sono più attrattive della nostra.
Nella distribuzione delle presenze turistiche nelle province siciliane risulta in testa Messina con il 24,3% del dato complessivo regionale, trainata dai flussi turistici legati a Taormina: a seguire vi sono poi, ai primi posti, Palermo (20,2%), Trapani (14,9%), Catania (13,6%), Siracusa (9,7%) e Agrigento (8,9%). Fanalino di coda, ad esclusione appunto dell’irrilevante dato di Enna e Caltanissetta, Ragusa con un misero 5,9%. Un conto quindi è la presenza turistica percepita o sbandierata, altro conto la presenza turistica nel territorio che è bassissima.
Il rapporto evidenzia poi che i principali mercati esteri di provenienza per la Sicilia nel 2015 sono, nell’ordine, la Francia (20,8%), la Germania (15,6%) e il Regno Unito (9,3%). Più del 50% degli operatori turistici intesi in senso lato, quindi comprensivi anche di ristoratori e gestori di B&B e case vacanze, non parla né francese né inglese. La Sicilia è al decimo posto tra le regioni d’Italia più attrattive. il Veneto è, con oltre 63 milioni, la regione più turistica d’Italia, con dati tre volte superiori a quelli della Campania (19 milioni) e ben quattro volte a quelli della Sicilia(15). Su un flusso annuale di circa 393 milioni di presenze che si registrano nel Paese, solo il 19% ha come destinazione una regione del Sud, quota che diminuisce al 14% se si considera in particolare il turismo estero. Sono dati sui quali le nostre classi dirigenti a livello regionale prima e locale dopo, dovrebbero seriamente iniziare a riflettere e successivamente attuare serie politiche di intervento.
Nonostante sia ancora oggi spesso sottovalutato, il turismo risulta un driver decisivo per la nostra regione che può contare, a differenza delle altre, anche sulla destagionalità della offerta turistica. L’Italia, complessivamente, è una delle mete più desiderate nell’immaginario collettivo di tanti stranieri e ciò ha una ricaduta economica considerevole. Le regioni del Centro-Nord e quelle del Sud procedono ancora a doppia velocità: una realtà paradossale visto che gli attrattori più conosciuti all’estero – aspetti climatici, paesaggio, patrimonio storico-artistico ed enogastronomico – sono un quadro efficace del Meridione.
Il dato tuttavia non meraviglia se si pensa alla pessima e pressochè inesistente qualità dei servizi di incoming offerta ai turisti a cominciare dai trasporti pubblici.
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