Turismo: caro voli, caro noleggi, incendio aeroporto. La Sicilia costa tanto. Tante disdette

di Pinella Drago e Michele Barbagallo – Caro voli, caro noleggi ed incidente all’aeroporto di Catania. Tre fattori che disturbano la stagione turistica e che si ripercuotano negli arrivi e nelle presenze e soprattutto nel calo che viene registrato da tutti. A sostenerlo Ezio Occhipinti, ideatore e direttore dell’Albergo Diffuso, la nuova realtà turistica che lo stesso ha pensato e messo su nell’ultimo decennio con successo ed esportandone la formula anche fuori provincia.

Occhipinti và oltre e parla di un deciso calo nella ristorazione mentre, almeno in città a Scicli, l’offerta alberghiera regge. Con un dato importante che riguarda le presenze straniere che occupano gli alberghi ed i B&B più costosi. Gli stranieri sono quelli che spendono di più, che occupano le strutture migliori.

Per Ezio Occhipinti l’inflazione sta avendo un ruolo in questo momento. “A marzo ed aprile abbiamo avuto un incremento turistico fortissimo rispetto agli anni precedenti. I ‘ponti’ sono stati quelli che hanno portato i turisti in zona. Ritengo che il 2023, al momento, sia uno degli anni migliori della storia turistica di Scicli. Le famiglie italiane debbono fare i conti con la spesa. Per venire in Sicilia si spende tantissimo: il caro voli, il caro noleggio – afferma Occhipinti – la Sicilia è la metà più ricercata su Google ma dopo aver fatto i conti le famiglie rinunciano a venire perchè costa tanto raggiungere l’isola. I voli aerei sono cari, una famiglia non può affrontare le spese per il viaggio aereo di tre o quattro persone visto che i costi variano da 300 a 400 euro a testa. L’incidente all’aeroporto di Catania ha portato a tante disdette. Non c’è nessun Montalbano che tiene davanti a questo stato di cose. Dobbiamo convincerci che il problema per la Sicilia sono le infrastrutture, che siano esse strade, aeroporti o mezzi alternativi”. 

L’effetto Montalbano – secondo Ezio Occhipinti – tiene così come in altre località legate al cineturismo. Non dobbiamo dimenticare che Palazzo Adriano, location 30 anni fa del film Nuovo Cinema Paradiso, ancora oggi viene visitata per il premio Oscar a Tornatore.

Impatti critici sul turismo in provincia di Ragusa e in Sicilia: situazione preoccupante

La provincia di Ragusa e l’intera regione siciliana sono da tempo rinomate per la loro bellezza naturale, il patrimonio culturale e le delizie culinarie. Tuttavia adesso diversi problemi hanno gettato un’ombra sul settore turistico, mettendo in pericolo la ripresa e la reputazione della destinazione.

Uno dei colpi più duri è stato proprio il rogo che ha colpito l’aeroporto di Catania a metà luglio. Questo evento ha causato notevoli disagi a migliaia di persone, tra cui numerosi turisti che avevano scelto la Sicilia come meta per le loro vacanze. La chiusura temporanea dell’aeroporto e le cancellazioni dei voli hanno creato incertezza e confusione tra i viaggiatori, minando la fiducia nella capacità della regione di garantire viaggi agevoli e sicuri.

Un altro problema di rilevanza è stato rappresentato dagli incendi che hanno colpito diverse province dell’isola. Gli incendi non solo hanno causato danni ambientali e paesaggistici irreparabili, ma hanno anche reso l’aria difficile da respirare in molte aree. Questo ha creato una percezione di insicurezza e ha allontanato i turisti che cercano un ambiente sano e rilassante per le loro vacanze.

Inoltre, i continui distacchi di energia elettrica che si sono verificati in diverse città siciliane hanno aggiunto ulteriori complicazioni. Queste interruzioni prolungate dei servizi vitali, tra cui l’energia elettrica, hanno reso difficile per gli operatori turistici mantenere i propri servizi e per i turisti godersi una vacanza senza preoccupazioni.

L’immagine generata da queste problematiche è quella di una regione non sicura e poco affidabile per una vacanza. Questi eventi hanno avuto un impatto negativo sull’industria turistica locale, con molte attività economiche nel settore dell’ospitalità e della ristorazione che segnalano una diminuzione delle prenotazioni e delle disdette fino al 20%.

Organizzazioni come la Cna e la Confcommercio hanno pubblicamente evidenziato i danni subiti dal settore e hanno chiesto interventi urgenti da parte delle autorità locali. Proposte come contributi finanziari alle attività colpite e la sospensione temporanea dei versamenti dei tributi comunali sono state avanzate per cercare di mitigare gli effetti negativi.

In un contesto simile, è fondamentale che gli enti pubblici collaborino strettamente con le associazioni di categoria per sviluppare soluzioni concrete. L’obiettivo è quello di garantire il supporto finanziario necessario alle imprese colpite e di stabilire strategie a lungo termine per prevenire e gestire situazioni simili in futuro.

La situazione attuale richiede interventi decisi e tempestivi per evitare che la crisi turistica si acuisca ulteriormente. È nell’interesse di tutti, dalle aziende turistiche ai residenti, lavorare insieme per preservare e ripristinare la reputazione di questa bellissima regione come una destinazione sicura, accogliente e affascinante per i viaggiatori di tutto il mondo.

Il presidente di Cna Turismo Ragusa, Giovanni Carbone, mette in evidenza il complesso scenario che sta colpendo il settore. L’effetto combinato delle problematiche dell’aeroporto di Catania e del sistema viario isolano ha provocato una serie di disdette e spostamenti di periodi prenotati. Questo ha creato un impatto economico significativo sugli operatori turistici locali, che faticano a gestire una situazione di emergenza così complessa. Carbone sottolinea l’importanza di apprendere dagli eventi attuali per pianificare strategie di lungo periodo, evitando di concentrare l’intera stagione turistica in pochi mesi sovraffollati e vulnerabili.

La presidente di Cna Ristorazione Ragusa, Federica Muriana, aggiunge ulteriori dettagli sulla difficile situazione. Le attività di ristorazione si trovano con sale vuote e personale inutilizzato a causa delle numerose disdette. Anche le case vacanze prenotate da mesi sono rimaste vuote dopo gli eventi degli ultimi giorni. Muriana esprime la frustrazione degli imprenditori locali, che dopo il periodo difficile legato alla pandemia da COVID-19 e alle sfide economiche, ora devono affrontare un’altra crisi. La fragilità del sistema turistico diventa evidente in queste circostanze, evidenziando la necessità di un sostegno urgente.

La Confcommercio Sicilia, rappresentata dal presidente regionale Gianluca Manenti, ha avanzato una richiesta specifica al governatore Renato Schifani. La richiesta è quella di dichiarare lo stato di emergenza e attuare misure di sostegno per le imprese e gli operatori economici colpiti dalla crisi. Manenti sottolinea la devastazione causata dagli incendi e l’inefficacia delle risorse attuali nel contrastarli. L’effetto combinato di incendi, mancanza di energia elettrica e disastri legati all’aeroporto di Catania sta mettendo in ginocchio molte aziende siciliane. Manenti richiede un sostegno immediato sia per la popolazione che ha dovuto evacuare le proprie abitazioni, sia per le imprese che stanno subendo gravi danni.

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