TRUNCAFILA: UNA CAVA CHE SUSCITA MOLTI APPETITI

L’emergenza rifiuti in Provincia è una realtà già da qualche mese. Non se ne parla più come se il problema era solo la sostituzione del CDA dell’ATO Ragusa Ambiente, detronizzato dagli stessi attori che lo avevano partorito. La discarica di Scicli è chiusa da qualche anno, quella di Vittoria chiuderà tra due giorni, quella di Ragusa è quasi satura, scarichiamo la metà dei rifiuti della nostra Provincia in un sito privato del messinese che ci costa circa 200.000 euro. Quindi il problema esiste, anzi è ancora, se possibile, più grande di prima.Si vuole l’emergenza perchè è una condizione dove le regole democratiche si fanno benedire. A tal proposito in provincia esiste un sito dichiarato sito ottimo dalla relazione dei tecnici dell’ATO e della Provincia di Ragusa che si chiama TRUNCAFILA, che fa gola a tanti, alcuni politici compresi, che sono alla ricerca di affari d’oro: i rifiuti e soprattutto il problema dell’abbaccamento, sono diventati i bussiness più appetibili.Qualcuno vuole allungare le mani su questo sito per interessi privati miliardari. Truncafila è una vecchia miniera oramai in disuso nel territorio di Scicli, data in concessione a privati cittadini. Per circa 60 anni è stata estratta argilla di ottima qualità con la quale sono state costruite molte delle nostre case. Circa 10 ettari di scavo con una profondità che va dai 10 metri fino ai 60 della parte più profonda, con una capacità di circa 3 milioni di metri cubi. Una enormità. Una ferita profonda del territorio che vista da Google Earth fa impressione. Una ferita che dovrebbe essere sanata dal proprietario della concessione che ha l’obbligo di ripristinare i luoghi cos’ come erano prima dell’estrazione. Una grande miniera d’oro se si guarda con gli occhi degli affaristi oppure una grande risorsa per il territorio se si guarda con gli occhi di cittadini disinteressati. Un sito che potrebbe accogliere i rifiuti di tutta la provincia di Ragusa per oltre 40 anni e che risolverebbe una volta per tutte le esigenze e le emergenze rifiuti, soprattutto se inizia la raccolta differenziati nei vari comprensori.Bisogna stare attenti, aprire gli occhi. Alcuni imprenditori si sono già messi in moto perchè hanno fiutato la possibilità di accaparrarsi l’affare e fare come per altri siti privati della Sicilia e della Campania che sono delle vere e proprie fonti di ricchezza e di affari alcune volte inconfessabili ed illegittimi. L’amministrazione pubblica deve intervenire; la Provincia, i Comuni attraverso l’ATO, la Prefettura devono prevenire le mire imprenditoriali che comporterebbero costi insopportabili per i Comuni e quindi per i cittadini che vedrebbero salire il costo della TARSU. Esiste il bisogno di un territorio, quello di Scicli che ha già dato il suo contributo, così come quello di altri comuni, alla causa della provincia di Ragusa. Bisogna parlare con gli amministratori, con i cittadini sciclitani che potrebbero avere dei benefit significativi da determinare e concordare. D’altronde è notorio che le discariche se curate e gestite così come prevede la norma, non sono ne pericolose ne un danno per il territorio, anzi con le difficoltà e le minori entrate dello stato e della regione nei confronti dei bilanci cittadini, potrebbero diventare delle vere e proprie risorse aggiuntive.

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