TROPPE CANDIDATURE PER METROPOLI IN GINOCCHIO

Berlusconi ha sbagliato nel dichiarare che la Meloni non era una buona candidata  per la carica di sindaco della Capitale, in quanto in attesa di un figlio, perché ha suscitato una reazione favorevole a lei anche da parte della sinistra, persino da parte di Renzi.

E’ molto facile cavalcare il caso Meloni, in nome delle pari opportunità e delle tante battaglie combattute perchè le donne non siano più considerate come condizionate biologicamente,e dare addosso a Berlusconi che pare non ricordare che la Prestigiacomo, quando era ministro, aveva allestito una nursery attigua al proprio ufficio.

Chiunque sia in grado di fare un ragionamento non inquinato da pregiudizi, a seguito di queste dichiarazioni di Berlusconi, non può fare a meno di solidarizzare con la Meloni, anche se distante anni luce dalla sua posizione politica.

Invece sarebbe giusto sottolineare che la stessa Meloni in un primo tempo aveva detto di no alla sua candidatura proprio a causa della gravidanza, successivamente la spaccatura all’interno della destra, il no della Lega a Bertolaso, ha causato il ritorno in pista della candidata di Fratelli d’Italia.

La moltiplicazione di candidati nell’ambito della destra e della sinistra nuoce alla soluzione dei problemi delle nostre grandi città.

La posizione della Lega è francamente discutibile .Come ci si può alleare , secondo la città, con la destra, con il centro destra, o con i pentastellati?

Non si pensa ad una reazione negativa dell’elettorato a quella che appare una forma di incoerenza?

Laura Barone

 

 

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