Treni in Sicilia, l’ideologia e la realtà

Ha suscitato molte reazioni il nostro articolo sulla promozione di Trenitalia che permette di viaggiare con un biglietto nominale su tutti i treni regionali e la situazione dei treni in Sicilia e in provincia di Ragusa. Il CUB trasporti, in una nota che ha inviato a RagusaOggi, ha contestato il nostro approccio, affermando che la situazione in provincia di Ragusa e in Sicilia, pur essendoci qualche gap, non è poi così drammatica. Inoltre, veniamo accusati di sostenere che, siccome i treni in provincia di Ragusa sono quelli che sono, i ferrovieri siano in realtà “dei parassiti, pagati per un servizio quasi inesistente”.

Ci preme sottolineare che mai ci siamo sognati di affermare che i treni non esistono e che il personale viene pagato per non fare nulla. Lungi da noi pensare una cosa del genere. Il senso del nostro articolo era quello di spiegare come ad oggi, 13 gennaio 2023, vi sia un dato incontrovertibile: in Sicilia a differenza di qualsiasi altra regione del nord, spostarsi in treno non equivale a raggiungere in tempi rapidi e certi una destinazione qualsiasi.

Le auto, o a limite gli autobus, rimangono sicuramente i mezzi privilegiati. E questa non è una colpa dell’utente, ma un semplice dato di fatto. Vi sono, certo, dei pendolari che fanno uso del treno perché hanno avuto la fortuna di avere le poche corse disponibili in quelle vecchie carrozze con i loro orari e le loro destinazioni, ma non certo perché il servizio sia obiettivamente adeguato agli standard europei o più realisticamente a quelli dell’Italia del Nord. Spiace notare come ogni spunto di riflessione venga preso come un attacco personale a una categoria lavorativa, cosa che mai ci saremmo sognati di fare. Invece di fare tesoro delle critiche, per motivi che veramente non riusciamo a comprendere, si diventa i difensori d’ufficio di questo o quel servizio. Invece di approfittare dell’occasione per fare pressione sulla Regione Siciliana e su Trenitalia affinchè questo gap venga colmato una volta per tutte, ci si ostina a mettere in bocca parole che mai abbiamo pensato, né tantomeno scritto.

Noi vorremmo che, così come accade in altre parti d’Europa, il treno diventi un mezzo privilegiato, perché sostenibile, comodo e certamente all’avanguardia. Lo scopo dei nostri articoli è di fare da pungolo a chi di competenza affinchè si attivi per portare anche in questo angolo sperduto di mondo le migliori macchine che già oggi sono disponibili in tutta Italia.
Ma forse la verità è che siamo e restiamo a sud. In materia di trasporti pubblici e anche nel modo di pensare. E la nota inviata dal CUB ne è la prova lampante.

In ogni caso, ringraziamo CUB trasporti per le critiche che ci hanno mosso perchè le riteniamo costruttive, nonostante alcuni passaggi poco felici in cui ci tacciano, loro si, di essere stati pigri nel nostro lavoro e di non aver fatto le dovute verifiche. Riteniamo che ogni confronto, anche quello a muso duro, effettuato nell’interesse del territorio e non per difendere posizioni personali, è sempre da agevolare ed enfatizzare.

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