TRE PROGETTI PER LA ZONA INDUSTRIALE DI RAGUSA

Il parco commerciale “Isole Iblee” ha presentato, per l’area industriale di Ragusa, tre progetti di ampio spessore che assumono un valore specifico non solo per l’economia del territorio ma anche e soprattutto per le ricadute che potranno registrarsi nell’intera area iblea. I progetti fanno riferimento al bando di manifestazione di pubblico interesse emanato dalla Provincia regionale di Ragusa a valere sulle risorse dei Patti territoriali e Contratti d’area, considerato che ci sono ancora da gestire risorse non utilizzate per un totale di ben 162 milioni di euro. “Malgrado i tempi ristrettissimi  di appena pochi giorni per la presentazione degli elaborati – afferma il presidente di “Isole Iblee”, Gianni Corallo – siamo riusciti, grazie anche alla collaborazione della ditta “Nova Quadri” specializzata in innovazioni tecnologiche, a definire una serie di interventi che, laddove questi progetti venissero realizzati, ci consentirebbero di dotare la città di Ragusa di una delle più avanzate zone industriali d’Italia”. Ma quali sono i contenuti dei progetti?

In primo piano, la realizzazione di una rete a fibre ottiche attive a larga banda che permetterebbe, con la creazione di server hosting, una autonoma connessione tra di loro di tutte le aziende insediate oltre che con le pubbliche amministrazioni. Il progetto “Tekton 2” contempla l’ampliamento dell’attuale sistema di videosorveglianza nelle aree della zona industriale ancora non coperte da questo servizio (come ad esempio la fase 1 e 5 lasciate scoperte nel vecchio progetto) nonché in quelle zone limitrofe all’area industriale in cui insistono diversi insediamenti produttivi. In più c’è il progetto “Lumiere Ragusa”, vale a dire un innovativo sistema di illuminazione stradale fotovoltaico con corpi illuminanti a led che sfruttano la tecnologia tutta italiana “Archilede Hp”: si tratta di un impianto di illuminazione intelligente in grado di fornire una dorsale di numerose altre applicazioni e una serie di servizi che vanno dal monitoraggio del traffico, al controllo dei livelli di inquinamento, per non parlare della valutazione del grado di accumulo dell’immondizia, fino alla ricarica delle vetture elettriche. Dove è stato già istallato, sia in Italia che all’estero, questa infrastruttura ha determinato un risparmio di quasi l’80% delle risorse economiche utilizzate per la pubblica illuminazione ed una qualità illuminotecnica di altissimo standard, per non dire dei servizi supplementari assolutamente innovativi. “L’auspicio – prosegue il presidente Corallo – è che i nostri progetti possano trovare l’adeguata copertura finanziaria per dare finalmente il via ad un’azione che consentirebbe alla zona industriale di cambiare completamente pagina”.

 

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