TRASPORTANO 152 MIGRANTI DI VARIE NAZIONALITÀ, DUE I FERMATI EGIZIANI REO CONFESSI.

Raccolti indizi di reità a carico di ALI ZOUBA Ali nato in Egitto il 03.10.1989 e Mouhamed Akram nato in Egitto l’1.01.1995 e per questo sono stati interrogati ed hanno confessato.

 

Tutti e 2 sono ritenuti essere responsabili del delitto previsto dagli artt. 416 C.P. e 12  D.Lgs.vo 25.7.1998 nr. 286, ovvero si associavano con altri soggetti presenti in Libia al fine trarne ingiusto ed ingente profitto compiendo atti diretti a procurare l’ingresso clandestino nel territorio dello Stato di cittadini extracomunitari. Il delitto è aggravato dal fatto di aver  procurato l’ingresso e la permanenza illegale in Italia di più di 5 persone; perché è stato commesso da più di 3 persone in concorso tra loro; per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale delle persone esponendole a pericolo per la loro vita e incolumità ed inoltre per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale le persone sono state sottoposte a trattamento inumano e degradante.  

I fermati si sono resi responsabili di aver procurato l’ingresso in Italia di 152 persone eludendo i controlli di frontiera, in quanto in modo preordinato chiedevano i soccorsi italiani mettendo in serio pericolo di vita tutti i passeggeri provenienti da vari paesi dell’Africa costretti a viaggiare a bordo di fatiscenti gommoni.

 

I FATTI

 

In data 06/10/2014 alle ore 22,18, la nave mercantile “MOONDY BAY” battente bandiera delle Bahamas, in posizione Lat 33°45.0N e Long. 018°46.8E, acque internazionali al largo della Libia, come da disposizioni dell’M.R.C.C. di Roma, procedeva al soccorso di un motopeschereccio carico di clandestini. La nave, sempre su indicazione dell’M.R.C.C. di Roma si dirigeva verso il porto di Pozzallo dove giungeva alle ore 11,00 circa odierne. In totale sbarcavano presso questo sito portuale 154 persone provenienti da Bangladesh, Ghana, Mali, Senegal, Sierra Leone, Siria e Palestina, ospitate successivamente presso questo C.P.S.A.

 

 

ORDINE PUBBLICO ED ASSISTENZA

 

L’ufficio Ordine Pubblico continua a gestire gli sbarchi che giungono nella città di Pozzallo (RG) senza sosta. Gli uomini coordinati dal Funzionario della Polizia di Stato della Questura di Ragusa responsabile dell’Ordine Pubblico hanno ampiamente dimostrato di far fronte a questa emergenza nel migliore dei modi e con sbarchi così numerosi e ravvicinati tra loro. Alle operazioni partecipavano 25 Agenti della Polizia di Stato ed altri operatori delle Forze dell’Ordine, la Protezione Civile, la Croce Rossa Italiana ed i medici dell’A.S.P. per le prime cure.

Il lavoro dell’Ufficio Immigrazione della Polizia di Stato è molto complesso e deve essere espletato in tempi ristretti così da permettere un immediato invio degli ospiti in strutture d’accoglienza.

La Polizia Scientifica sta completando le procedure d’identificazione dei migranti uno ad uno e domani dopo aver fatto riposare gli ultimi arrivati procederà ad identificare tutti, predisponendo inoltre il servizio per il nuovo sbarco.

Nonostante la complessità delle operazioni, stante l’arrivo di diversi sbarchi in meno di 24 ore le procedure vengono rispettate e tutto va secondo disposizioni.

 

LE INDAGINI

 

Gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Ragusa e del Servizio Centrale Operativo (Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato), con la partecipazione di un’aliquota di Carabinieri ed una Sez. Op. Nav. della Guardia di Finanza lavorando senza sosta sin dai primi momenti dello sbarco sono riusciti a raccogliere elementi a carico degli scafisti.

Una barca in legno, 154 persone a bordo e due scafisti egiziani, tutti salpati dalla Libia, questo quanto appurato dalla Polizia Giudiziaria a Pozzallo.

Dopo ore ed ore di interrogatorio gli scafisti hanno confessato, raccontando ogni particolare agli investigatori e per questo sono stati arrestati e condotti in carcere.

La professionalità degli uomini della Polizia Giudiziaria ha permesso di individuare anche questa volta gli  autori di questo traffico di migranti, enorme businnes per gli organizzatori libici che arruolano tra loro scafisti capaci di condurre un natante anche da paese stranieri.

Stante quanto dichiarato dai testimoni gli organizzatori hanno incassato per i due gommoni più di 140.000 dollari in quanto i passeggeri hanno pagato 900 dollari cadauno.

 

LA CATTURA

 

Le indagini condotte dagli investigatori durate più di 18 ore continuative, hanno permesso anche questa volta di sottoporre a fermo di indiziato di delitto i responsabili del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Al termine dell’Attività di Polizia Giudiziaria coordinata dalla Procura della Repubblica di Ragusa gli investigatori hanno catturato gli scafisti che dopo le formalità di rito e l’identificazione da parte della Polizia Scientifica sono stati condotti presso il carcere di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Iblea impegnata in prima linea sul fronte immigrazione, considerato che dopo il fermo iniziano tutte le fasi processuali particolarmente complesse.

 

BILANCIO ATTIVITA’ DELLA POLIZIA GIUDIZIARIA

 

Sino ad oggi, solo nel 2014 sono stati arrestati 147 scafisti dalla Polizia Giudiziaria e sono in corso numerose attività di collaborazione con le altre Squadre Mobili siciliane (coordinate dal Servizio Centrale Operativo) al fine di permettere scambi informativi utili per gestire indagini sul traffico di migranti dalle coste del nord Africa a quelle Italiane.

 

 

 

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