Togliere i cassonetti davanti ai monumenti. La proposta del consigliere Gurrieri

“C’è una situazione molto seria che non può più essere trascurata. Abbiamo atteso, invano, mesi che qualcosa potesse cambiare. Ora, però, ci sentiamo di lanciare un allarme serio in corrispondenza con il notevole incremento dei flussi di visitatori e turisti”. A dirlo è il consigliere comunale del Movimento Cinque stelle, Giovanni Gurrieri, a proposito dell’ingombrante presenza di cassonetti per la raccolta differenziata nei luoghi simbolo del quartiere barocco di Ibla a Ragusa.

“Non è possibile – spiega Gurrieri – un simile schieramento di bidoni a ridosso dell’ex chiesa di Sant’Antonino, della chiesa di San Giuseppe o in altri posti simbolo dell’antico borgo del capoluogo. E si badi bene che stiamo parlando di monumenti dell’Unesco, mica di immobili così. Non offriamo uno spettacolo decente. Bisogna rendersene conto. E, al contempo, sappiamo che bisogna confrontarsi con la raccolta differenziata, pratica sicuramente giustissima da attuare, anche se non può essere questo il prezzo da pagare. Bisogna continuamente fare i conti con la mancanza di decoro e non ne posso più di sentire i turisti e i visitatori che costantemente ripetono: “Bei posti ma peccato per quei bidoni”. Contenitori che, spesso e volentieri, sono stracolmi di rifiuti sino all’orlo quando addirittura non finiscono per strabordare a terra. Con tutto ciò che questo può comportare”.

“Mi rendo conto – aggiunge il consigliere Gurrieri – che la soluzione non è facile ma chiedo all’amministrazione comunale di attivarsi per cercare di garantire delle risposte prima di tutto agli stessi operatori commerciali, che non sono affatto contenti di quanto accade, e poi nel tentativo di assicurare la migliore condizione di fruibilità del quartiere barocco a tutti coloro che scelgono di venirci a trovare. Il turismo, lo sappiamo, è una cosa seria. E ogni problema che ne scaturisce va affrontato in maniera seria. Sono certo che, con il giusto raccordo, sarà possibile trovare la quadra”.

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