Tifo e violenza negli stadi: quattro giovani arrestati durante una partita a Modica

Arrestati; c’era chi nonostante il divieto imposto dal ‘daspo’ è andato ugualmente alla partita e chi ha lanciato petardi, e chi ancora aveva in macchina una mazza e una bomba carta.
E’accaduto il 3 marzo a Modica, per la partita in corso allo stadio Vincenzo Barone. Due giovani modicani sono stati arrestati e poi sottoposti ai domiciliari con l’accusa di possesso ingiustificato di oggi atti ad offendere. I due erano nelle vicinanze dello stadio, proprio lungo le vie destinate al transito dei tifosi. Nella loro auto, sono stati ritrovati una mazza, una bomba carta e un coltello. Arrestati e posti ai domiciliari,  a seguito del giudizio per direttissima il giudice ha imposto loro l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Uno dei due, 22enne, era stato destinatario del provvedimento di divieto di accesso allo stadio in tempi recentissimi, seguito della partita del girone di andata contro il Gela. Il 25enne era già ritenuto pericoloso per la sicurezza pubblica ed era sottoposto al DASPO con provvedimento del questore di Messina. 

ALTRI PROVVEDIMENTI

Un terzo giovane di 27 anni, sempre durante la stessa partita, è stato immortalato mentre lanciava petardi. Un altro giovane, un ultras del Gela, è stato colto in flagranza di reato mentre armeggiava con un fumogeno e poi si è nascosto dietro gli striscioni appesi alla rete di delimitazione. Sono stati arrestati. Il 27enne è stato rimesso in libertà in attesa di ulteriori accertamenti, mentre il giovane di Gela è stato sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Sono in corso ulteriori indagini sul sequestro di materiale potenzialmente pericoloso tra i tifosi ospiti.

Foto: repertorio

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