TERRANOVA NEO ASSESSORE RITIRA LA CANDIDATURA SINDACO DI VITTORIA

La crisi alla provincia regionale di Ragusa dopo mesi è stata chiusa, ma la maggioranza che sostiene il presidente F Antoci è in grave difficoltà.

In questi mesi i consiglieri del centrodestra sono diventati pedine da conquistare, o meglio da acquistare, da parte di Nino Minardo per condurre la sua battaglia personale contro il deputato regionale Innocenzo Leontini. Una manovra di indebolimento della corrente  del leader del PDL  Leontini condotta senza esclusione di colpi bassi  e che ha visto Minardo protagonista nel ritiro dell’appoggio al sindaco di Comiso, nella formazione del gruppo consiliare più numeroso al Consiglio Provinciale con il simbolo del PDL attraverso l’aggregazione di consiglieri di varia (per alcuni molteplice) provenienza ed infine nel ricatto a Incardona con l’annunciata candidatura a sindaco di  Terranova. Incardona  ha ceduto alla paura e ai consigli degli “ambasciatori del Bar Bruscè” dando il via libera a Terranova alla Provincia in cambio del sostegno alle elezioni di Vittoria.

Per questo gioco di strana, per non dire bassa, politica Riccardo Terranova diventa assessore provinciale con una unica delega, quella della pubblica istruzione, occupando la cosiddetta “poltrona di scambio”.

Ora deve ritirare subito la propria candidatura a Sindaco di Vittoria in quanto è evidente che non potrebbe svolgere proficuamente l’impegno di assessore e contemporaneamente impegnarsi come candidato a sindaco della campagna elettorale.

Si accontenterà quindi del ruolo, dell’onore e dello stipendio di assessore smentendo le dichiarazioni di fuoco fatte nei giorni scorsi sui giornali e davanti alle telecamere delle tv locali contro Incardona.

Le ripercussioni  alla Provincia, però,non  si sono fatte attendere e il Consigliere Moltisanti (PDL) ha chiesto ufficialmente che continui l’impegno della IV Commissione e del Consiglio per mantenere in vita ad Ispica il Liceo Linguistico Kennedy (potrebbe forse continuare la guerra contro Leontini colpendo gli impegni provinciali ad Ispica) e si è dimesso da vice presidente della IV Commissione . Evidentemente non nutre grande fiducia verso il neo assessore del proprio partito.

 

La ridistribuzione delle deleghe, subita più che effettuata dal Presidente Antoci, appare evidentemente risultato di appetiti personali più che di un riequilibrio. Peggiorerà sicuramente la gestione dei settori affidando a mani inesperte settori di importanza vitale per la provincia. (r.b.)

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