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Tempi di Giustizia migliori anche grazie a loro: precari del Tribunale chiedono stabilizzazione
01 Lug 2025 12:44
Sono dipendenti del Ministero della Giustizia; dal 2022 supportano l’ufficio del processo e operano come data entry per la digitalizzazione degli atti. Una sessantina quelli impiegati al Tribunale di Ragusa
con contratto in scadenza il 30 giugno del 2026. Oggi supportati dai sindacati, si sono riuniti in assemblea per manifestare poi in un sit in davanti al Palazzo di Giustizia di via Natalelli. Chiedono la stabilizzazione. Il loro lavoro è necessario? Dati alla mano, se l’obiettivo “concordato con l’Unione Europea era quello di contribuire all’efficientamento e modernizzazione del settore Giustizia, attraverso” la risposta è “sì”. I dati a livello nazionale sono eloquenti: al 31 dicembre 2024, grazie ai nuovi inserimenti, si registra il -99,4% dell’arretrato in Corte di Appello e -93,2% nei Tribunali delle cause civili iscritte fino al 31.12.2016 (obiettivo intermedio PNRR da conseguire entro il 31.12.2024 -95%). A questi dati si aggiunge il -70,5% dell’arretrato in Corte di Appello e -73,3% nei Tribunali delle cause civili iscritte fra il 2017 e il 2022 (obiettivo PNRR da conseguire entro il 30.06.2026 -90%); -20,1% della durata dei tempi processuali civili (obiettivo PNRR -40%);
-28,0% della durata dei tempi processuali penali (obiettivo PNRR -25%). La mole di documenti digitalizzati riporta 5.800.000 fascicoli civili e penali digitalizzati, target finale di digitalizzazione di 7.750.000 fascicoli (con target intermedio già raggiunto). Lo spazio per operare nuove assunzioni per stabilizzare questi lavoratori c’è? Anche qui, dai numeri forniti dai manifestanti i margini vi sarebbero. “Attualmente, sono in servizio circa 34.000 dipendenti su una pianta organica prevista di 43.000 unità, evidenziando una scopertura di oltre 9.000 posti, intorno al 22-28%. Questa situazione crea difficoltà nel garantire l’efficienza e la tempestività della giustizia, sovraccaricando magistrati e personale amministrativo, e rischia di aggravarsi ulteriormente a causa di pensionamenti e turnover. A quest’ultimo proposito si rammenta che, secondo stime realistiche interne del Ministero della Giustizia, sono previsti fino a 26.400 pensionamenti nel periodo 2025-2035″. Alla manifestazione davanti al Tribunale di Ragusa erano ptesenti Usb, Cgil e Uil. Non nuovi bandi ma la stabilizzazione del personale già in servizio. Questo chiedono i lavoratori il cui contratto è in scadenza a giugno del prossimo anno, anche per garantire tempi di Giustizia adeguati.


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