Tariffe sociali contro il caro voli? Certo, ma da Catania e da Palermo. Comiso esclusa

Si è tanto discusso in questi giorni delle tariffe sociali, l’unico modo per tentare di arginare il caro biglietti aerei durante le feste e per permettere a tutti di poter rientrare in Sicilia ( e in generale nel sud Italia), senza che ci sia bisogno di ipotecare un rene. Oggi, sappiamo che le tariffe sociali per la Sicilia diventano realtà, ma solo per gli scali di Palermo e Catania: Comiso resta esclusa dalla corsa.

Lo dice la legge di Bilancio 2020, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale, al comma 124: “riconosciuto un contributo per ogni biglietto aereo acquistato da e per Palermo e Catania” dalla data di entrata in vigore del decreto del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti (cioè entro i prossimi 60 giorni).

Potranno beneficiarne saranno studenti universitari fuori sede, disabili gravi, lavoratori dipendenti con sede lavorativa fuori dalla Regione siciliana e con un reddito lordo annuo non superiore ai 20mila euro e chi viaggia per ragioni sanitarie.

E Comiso? Comiso non c’è.

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