TANTA FRETTA …. PERCHE’?

Ancora una diffida, riguardante l’adozione del piano spiaggia, arriva al consiglio comunale di Santa Croce, da parte di Antonello Firullo che non solo non desiste dopo la risposta del presidente della civica assise, che lo invita a presentare entro sessanta giorni dall’adozione, le eventuali eccezioni ma aggiunge le motivazioni della diffida citando (a memoria, segno che ha studiato) ordini del giorno e sedute dell’ARS: Il 10 luglio del 2007, ODG num° 148 nella seduta num°  72, ha sospeso, anche su mia richiesta, le linee guida apportate al decreto ARTA del 26 maggio 2006, perché presentavano delle anomalie. Riformulo la domanda al presidente Barone: Su un decreto sospeso si può realizzare una norma? Aggiungo per ricordare a Barone, che si adotta un piano spiaggia, non solo per regolarizzare gli esistenti ma per programmare e sviluppare un nuovo tipo di turismo, quindi nuove strutture. Strutture che possano ospitare anche animali, e poi bar, pizzerie, aree attrezzate. La convocazione delle parti può dare spunti per quanto di legge  e indicazioni sulle reali necessità di un territorio. Le norme che questo consiglio si appresta a votare, non tengono conto di nessuna di queste necessità, anzi per alcuni locali già esistenti, (vedi il Piper di Torre di Mezzo o lo storico Ciavorella di Punta Secca) si prospettano problemi di sopravvivenza. Non solo se queste norme venissero approvate un privato che ha già la concessione in tasca per aprire un’attività nella famosa spiaggia di Montalbano vedrebbe questa possibilità sfumare. Questa norma, che non prevede nessun ampliamento ha i pareri della Sovrintendenza, della Sovrintendenza Mare, del Genio Civile di Ragusa, del Genio Civile Opere Marittime e di tutti gli altri enti? Hanno già i pareri degli enti interessati?

L’associazione Balneari non deve fare nessuna eccezione alle norme che vi apprestate a votare, deve solo rivolgersi all’assessorato competente, dire che a quest’atto mancano i pareri e che le associazioni non sono  state convocate. Mi sorprende la necessità del comune di Santa Croce di adottare così velocemente questo piano, che ripeto non ha nessuna linea di programmazione. Piuttosto che rischiare la bocciatura, non era più semplice aspettare la pubblicazione delle nuove linee guide che l’assessore Sparma ha voluto? Il perché di questa fretta?

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