TABBI’ HA SCRITTO AL DR. GILOTTA E AL PREFETTO

ll Responsabile Provinciale Dipartimento Sanità della F,P. CGIL di Ragusa, Angelo Tabbì ha inviato una nota al Direttore Generale dell’Asp 7 di Ragusa Dr Ettore Gilotta, al Prefetto di Ragusa con le quale contesta le disposizioni di servizio sull’utilizzo del mezzo proprio  del personale comandato in servizio esterno e del correlato rimborso delle spese a ciò inerenti.

Nella lettera inviata così scrive Tabbì:” In particolare, per il personale che non svolge compiti funzioni ispettive, di verifica e controllo, è comunque esclusa, previa valutazione discrezionale del Dirigente Responsabile sovraordinato che tenga conto del rapporto costi/benefici, la possibilità di rimborso delle spese in argomento, limitando alla mera copertura assicurativa del mezzo ogni attività e prevedendosi, al riguardo e per casi residuali, il riconoscimento di un importo pari al costo del mezzo pubblico più economico, utile per il raggiungimento della sede di missione.

   Al riguardo occorre preliminarmente premettere quanto segue: l’ASP di Ragusa ha come missione quella di  svolgere  le funzioni legislativamente assegnatele di tutela e promozione della salute degli individui e della collettività residente e/o presente nella provincia di Ragusa mediante programmi e azioni coerenti con i principi e con gli obiettivi indicati dalla pianificazione sanitaria e socio-assistenziale nazionale e regionale.

–           In tal senso, è assolutamente evidente come ogni valutazione in ordine all’efficacia ed economicità dell’azione amministrativa, deve tenere in conto gli obiettivi di garantire Livelli Essenziali di Assistenza – (LEA) e consolidando l’integrazione tra assistenza territoriale e ospedaliera, al fine di mantenere il più alto livello possibile di qualità della vita dei cittadini, fornendo servizi erogati direttamente o da altre Aziende del SSN, pubbliche o private nel rispetto della persona ed in condizioni di sicurezza e di riservatezza. Per quanto argomentato, è chiaro che l’utilizzo del mezzo proprio da parte del dipendente per lo svolgimento di attività d’istituto legate alla necessità di assicurare i servizi,  in un territorio come quello della provincia di Ragusa fortemente caratterizzato da linee di servizio pubblico frammentate e pressoché inesistenti,  risponda, in linea con quanto argomentato dalla suprema Magistratura Contabile nella delibera nr. 8/Contr./11 del 07/02/2011, “….ad esigenze funzionali dell’organizzazione del servizio ed abbia finalità proprie dell’amministrazione non conseguibili o più difficilmente conseguibili con diverse modalità organizzative. In questa ipotesi, la spesa conseguente all’uso del mezzo proprio, attiene alla natura delle PP.AA, la cui attività deve rispondere ai ben noti criteri di buon andamento, costituzionalmente sanciti”.

   Aggiunge ancora la Corte che “in quest’ottica, il rimborso delle spese al dipendente, QUALE CHE SIA LA FORMA ADOTTATA, costituisce un costo del servizio da prendere in esame al fine di accertare l’economicità e l’efficienza dell’azione amministrativa.”

   Viceversa, la nota in oggetto,  nell’argomentazione fornita al punto “2”, non tiene in conto quanto sin qui espresso limitandosi a mere considerazioni ragioneristiche, inammissibili in ambito di tutela del diritto alla salute che, com’è noto assume,  in termini normativi,  carattere costituzionale (art. 32  Cost.).

   Alla luce di quanto argomentato e sulla scorta degli atti in materia adottati da altre ASP che hanno recettiziamente seguito i caratteri ermeneutici espressi dal citato orientamento giurisprudenziale della Corte dei Conti, si chiede la riforma del punto 2 della nota in oggetto secondo i dettami forniti in precedenza e cioè prevedere, anche in favore dei dipendenti che non svolgono compiti legati a funzioni ispettive, di verifica e controllo, e nei casi di necessario utilizzo del mezzo proprio per lo svolgimento dei servizi comandati  ad es. assistenza territoriale D. S. M.  il riconoscimento del ristoro pari ad 1/5 del prezzo del carburante, come previsto dalle norme di riferimento.

La presente nota, viene altresì inoltrata all’Ufficio Territoriale del Governo della Provincia di Ragusa al fine di concorrere a porre in essere adeguate azioni di stimolo e orientamento verso l’ASP di Ragusa che possano convergere in azioni amministrative,  rispettose del generale diritto alla salute degli Utenti e della particolare tutela che deve essere offerta a chi oggettivamente, trovandosi in condizione di svantaggio sociale (anziani, bambini, portatori di Handicapp, immigrati etc) sono lesi, in punto di diritto,  dalla prassi amministrativa seguita dall’ASP 7 di Ragusa. “

 

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