SUL TAPPETO IL MANCATO AVVIO DEI CORSI E I CONTRATTI DI DOCENZA

Si è svolta ieri mattina una partecipata assemblea degli studenti della Facoltà di Lingue e Letterature straniere presso la sede di Ragusa Ibla. Dopo l’introduzione dei lavori da parte del rappresentante in Consiglio di Facoltà, Paolo Pavia, si è sviluppata un’articolata discussione sulle complesse questioni all’ordine del giorno, prima  tra tutte il mancato avvio di gran parte dei corsi dovuto, per un verso, alla protesta nazionale dei ricercatori verso la riforma dell’università proposta dal disegno di legge Gelmini e, per altro verso, al ritardo con il quale sono stati messi a concorso i contratti di docenza che, presso la sede di Ragusa, rivestono un’importanza centrale sotto il profilo della didattica. Se è vero che sono stati avviati i corsi da parte di tutti i docenti di ruolo che hanno optato per la sede ragusana, è anche vero che i bandi per le docenze a contratto sono stati pubblicati con ingiustificabile ritardo, con ciò vanificando di fatto gli sforzi e le risorse che la comunità ragusana ha investito e continua ad investire nell’università. Il rappresentante degli Studenti, Paolo Pavia, ha denunciato ancora una volta il tentativo da parte del preside Famoso di ostacolare il processo avviato dall’Ateneo catanese che porterà quella di Ragusa ad essere l’unica sede della Facoltà di Lingue dell’Università di Catania.

Il tentativo del preside, reso evidente anche da pubbliche dichiarazioni contrastanti e contraddittorie rese a Ragusa e a Catania, a poche ore di distanza, circa le prospettive della sede ragusana (v. quanto riportato dal web magazine Step1 nell’articolo a firma di Perla M. Gubernale: http://www.step1.it/index.php?id=6704-lingue-resiste) si concreta nella mancata adozione di atti amministrativi dovuti, come quelli rivolti a stabilizzare la fruizione della biblioteca da parte degli studenti, e persino nel mancato rispetto da parte dello stesso preside, nella qualità di docente, di disposizioni circa le verifiche in itinere nel mese di novembre e dallo stesso diramate. Il danno che ne deriva agli studenti, in termini di impossibilità di portare avanti il proprio percorso accademico in tempi regolari, è enorme e, sin d’ora, gli studenti stessi si riservano di attivare tutte quelle iniziative, anche giudiziarie, idonee ad ottenere il risarcimento dei danni patiti a causa di ciò che non può essere qualificato come un semplice disservizio, ma come una vera e propria condotta intenzionale messa in atto allo scopo di screditare e squalificare la sede ragusana della Facoltà.

Gli studenti denunciano quanto sopra all’opinione pubblica, alle autorità civili e alle autorità accademiche e dichiarano di mantenere alta l’attenzione e la vigilanza perché, a partire dal 22 novembre, data di scadenza per l’assegnazione dei contratti di docenza, i corsi vengano avviati con immediatezza e senza porre ulteriori ostacoli e condizioni. Gli studenti rilevano inoltre che ad oggi non sono stati pubblicati i bandi per l’assegnazione dei posti di lettore madrelingua e che, in tali condizioni, ciò che si profila è un rinvio al secondo semestre delle esercitazioni linguistiche, con le conseguenti difficoltà ad acquisire un’adeguata preparazione per affrontare le sessioni d’esame a partire da maggio 2011. Gli studenti, infine, pur consapevoli che il presente anno accademico riveste un carattere di transizione verso la stabilità della Facoltà, confermano la propria fiducia nell’Ateneo catanese e per esso nel Rettore, Prof. Antonino Recca, nel Consorzio Universitario Ibleo e nelle istituzioni locali perché il progetto che vuole a Ragusa una presenza universitaria di eccellenza non venga vanificato a causa di meschini propositi di rivalsa che qualcuno pretenderebbe di porre in essere. (g.p.) (Nella foto: la bacheca semivuota della Facoltà nella quale vengono pubblicati gli avvisi concernenti i vari corsi)

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