Successo per il convegno sugli Operatori Socio Sanitari

La figura dell’operatore socio sanitario è una figura da valorizzare, tutelare, ma soprattutto stabilizzare. E’ quanto emerge dal convegno che si è svolto ieri mattina a Comiso e che è stato promosso per cercare di offrire uno spaccato, quanto più veritiero e realistico possibile anche alla luce dei dati riguardanti l’area iblea dove gli Oss sono in parte rimasti da stabilizzare all’interno di un percorso nel mondo sanitario che non ha trovato la possibilità di dare risposte a tutti anche a seguito di nuove normative. Ieri mattina si è dunque fatto il punto avviando un confronto tra esperti sugli operatori socio sanitari e sul loro importante ruolo all’interno della sanità. Già interessante il titolo: “I diritti e i doveri dell’operatore Oss incontrano i diritti del paziente fragile”. L’appuntamento si è sviluppato alla sala Pietro Palazzo a Comiso. Tanti i relatori: Antonio Dinatale, presidente di Marenostrum, Franco Rocca, segretario provinciale Uil Ragusa, Filippo Fordellone, coordinatore nazionale Odontoiatria UilFpl, Lucia Saddemi UilFpl Sanità Ragusa, Natasha Pisana rappresentante sindacale Oss UilFpl Ragusa, Enrichetta Guerrieri sociologa, Giovanna Tona presidente provinciale Movimento Difesa del Cittadino. Tra gli interventi anche quello di Maria Rita Schembari, sindaco di Comiso.

Natasha Pisana, anima vera e propria di questo momento di approfondimento, ha ribadito l’esigenza di procedere alla stabilizzazione degli Oss che da anni sono precari. “Ho voluto farmi carico di attività tese a conoscere meglio la situazione che riguarda gli Oss perché siamo arrivati già alla goccia che ha fatto traboccare il vaso ovvero ci sono delle evidenti incongruenze per quanto riguarda il settore Oss in provincia di Ragusa. I reparti sono al limite e i degenti restano senza assistenza. Gli operatori Oss si occupano proprio dell’assistenza socio sanitaria e non è possibile lasciare i malati in queste condizioni visto che c’è tanto personale da impiegare. Tra l’altro anche sulle assunzioni svolte dall’Asp per alcuni Oss ci sarebbe molto da ridire perché a nostro avviso non sono state rispettate le migliori condizioni. In questo settore ci vuole legalità e maggiore trasparenza. Gli Oss da 15 anni attendono il rispetto del proprio diritto al lavoro con la stabilizzazione. Con la nuova legge Madia non c’è la stabilizzazione per tutti, ma noi crediamo che la Regione debba far valere il suo statuto speciale e agire di conseguenza visto che gli operatori Oss sono rimasti nel limbo per anni. E’ ora arrivato il momento di dire basta”.

E il convegno è dunque servito ad avviare anche un confronto e a pensare ad una piattaforma di carattere sindacale. “Ci continueremo a confrontare su queste tematiche – conclude la sindacalista Pisana – Parleremo di diritti e doveri dell’operatore socio sanitario. In questo ambito ci vuole tanta responsabilità e umanità e lo ribadiremo”. Dunque non ci si fermerà al convegno di ieri mattina a Comiso ma si lavorerà per andare a creare i giusti presupposti per avviare una concreta azione sindacale a tutela degli operatori socio sanitari che sono coloro che, negli ospedali, danno il proprio supporto assistendo i malati e migliorando le loro condizioni anche di igiene personale.
fonte La Sicilia – Michele Barbagallo

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