Stavamo andando bene ma all’orizzonte si temono nuovi problemi occupazionali in provincia di Ragusa.

La situazione occupazionale in provincia di Ragusa l’anno scorso ha fatto registrare un buon trend di crescita. In questi ultimi mesi poi, con la ripresa di numerose attività sociali e lavorative, grazie anche al vaccino e al green pass i dati di febbraio mostrano un ulteriore avanzamento, registrando anche una ripresa del lavoro autonomo. Sembrerebbe quindi che tutto vada per il verso giusto se non  che questo trend pare, nelle ultime settimane  pare essersi interrotto a causa del conflitto ucraino e della instabilità internazionale.
Lo sostiene la  segretaria generale dell’Ust Cisl Ragusa Siracusa, Vera Carasi, a proposito dell’andamento economico che riguarda da vicino l’area iblea.

La crisi covid aveva colpito gravemente nei mesi scorsi soprattutto i servizi. Nella fase attuale, ad entrare in difficoltà è anche il manifatturiero.  Le attuali assunzioni sono di durata troppo breve, dovute alla ripresa incerta che ora rischia di non riuscire a consolidarsi. Una parte consistente delle nuove assunzioni in questi mesi è a termine e c’è  il rischio che tra qualche settimana l’occupazione smetta del tutto di crescere. Ecco perché sono necessarie, secondo la Cisl,  misure straordinarie per evitare tale scenario, accelerando la messa a terra degli investimenti programmati con il Pnrr, fondi strutturali del settennio 2021-2027, il Fondo Sviluppo e Coesione e ampliando l’intervento sulla cassa integrazione previsto dal recente “decreto energia”. Sono queste, tra l’altro, le richieste che la Cisl sta caldeggiando a livello nazionale e rispetto a cui, anche in ambito locale, faremo la nostra parte facendo sentire la nostra voce.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it