È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
STANDING OVATION AL TEATRO TENDA PER CRISTIANO DE ANDRÈ
27 Set 2010 17:08
Un racconto sapientemente intessuto di musica ed aneddoti, uno spettacolo confezionato ad arte da musicisti e tecnici di alto livello: tutto questo è stato il concerto di Cristiano De Andrè, penultima tappa del tour che dal 2009 raccoglie consensi e che si concluderà, a Genova ovviamente, il 22 ottobre.
Una serata all’insegna della grande musica, omaggiata da un Teatro Tenda tutto esaurito. Un artista che ha saputo scaldare anche i più ingessati e che è riuscito a convincere gli scettici, quelli che vedevano nel progetto “De Andrè canta De Andrè” l’ennesima operazione commerciale ai danni di uno dei più grandi artisti della musica italiana. Quattro gli elementi, oltre Cristiano, tutti musicisti di ampia esperienza che sono stati scelti per riarranggiare i pezzi, avvicinandoli ad un mondo musicale più giovane, quale può essere quello di un figlio rispetto ad un padre. Lo stesso Cristiano ha esibito grandi doti di polistrumentista, esibendosi con la chitarra, il violino, il pianoforte.
Per l’occasione la Marcello Cannizzo Agency, che ha organizzato in sede locale il concerto con il supporto del Comune di Ragusa e della Provincia Regionale, ha fatto montare uno speciale impianto audio a torretta che ha ridotto i noti problemi di acustica del Teatro Tenda, consentendo un migliore ascolto del concerto. Due ore e mezza di musica di qualità, una scaletta che ha ripercorso le varie tappe della musica di Faber, alternando brani meno noti ai gandi successi come Don Raffaè, Verranno a chiederti del nostro amore, La canzone di Marinella, in un crescendo musicale che ha entusiasmato il pubblico, ritrovatosi in piedi sulle note de Il pescatore, per poi concludersi, con una versione eseguita al piano decisamente più intima e dolce, di Amore che vieni amore che vai. Un racconto che è andato ben oltre la musica, arricchito dalle evidenti emozioni di Cristiano e da alcuni interessanti aneddoti che ci hanno consentito di apprezzare Fabrizio De Andrè ancora una volta.
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