SPESE PER IL PERSONALE STABILIZZATO

 La mancata riproposizione da parte della Regione Siciliana di apposita norma di salvaguardia, già a regime fino al 31 Dicembre 2008, che consentisse una deroga per il triennio 2009/2011 all’obbligo di rispetto dell’art. I comma 557 della legge n. 296/2006 e dell’art. 76 della legge 06.08.2008 n. 133 con riferimento ai provvedimenti di stabilizzazione del personale ex ASU ha motivato l’intervento della Corte dei Conti che, computando tra le spese di personale le somme impegnate dagli Enti Locali per cofinanziare i contratti di stabilizzazione, ha contestato lo sforamento dei parametri previsti in materia.

Tale circostanza ha spinto il Sindaco Nello Dipasquale ad investire della questione il Presidente nazionale e quello regionale dell’ANCI oltre che la deputazione nazionale e regionale iblea,  a cui ha inviato la seguente nota: “La delicata questione venutasi a determinare, ha messo in forse a partire dalle prossime settimane il rinnovo contrattuale per centinaia di lavoratori funzionali all’Ente cui risultano assegnati oltre a precludere di fatto, ogni possibilità di stabilizzazione a tempo indeterminato del personale interessato e/o la stabilizzazione dei soggetti impegnati in ASU e, nella migliore ipotesi -con riferimento ad esempio al Comune di Ragusa- ha impedito il mantenimento del tempo pieno al personale in questione determinando una grave regressione a danno del personale e dei servizi.

Gli incontri che risulta abbiano avuto luogo presso gli Assessorati Regionali al Lavoro, al Bilancio, agli Enti Locali e in V Commissione Parlamentare all’ARS, hanno evidenziato che, per la natura giuridica dell’argomento trattato, la materia attende alla diretta competenza dello Stato centrale, in capo a cui rimane la specifica prerogativa d’intervento.

Poiché all’ordine del giorno delle Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio della Camera risulta essere in esame il decreto legge recante “interventi urgenti concernenti enti locali e regioni” contenente alcune correzioni alle disposizioni della legge finanziaria 2010 relative all’organizzazione degli enti, si ritiene che questa possa essere la sede, non l’unica comunque, per affrontare le questioni finanziarie e dare soluzione alla problematica attenzionata.

Prego pertanto le SS.LL. a volersi impegnare, ciascuna per le proprie competenze e prerogative, in un intervento urgente presso le sedi istituzionali preposte, parlamentari e governative.

L’auspicato provvedimento sarebbe certamente utile a ridare stabilità e certezze occupazionali a favore del personale interessato e continuità di servizi indispensabili alle Amministrazioni locali, tenuto conto anche delle molto serie preoccupazioni che persistono sul mantenimento dei livelli occupazionali per il personale in servizio nell’attuale contesto di criticità sotto il profilo del lavoro che la Regione Siciliana vive”.

                    

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