“Sono stato diffamato dai social”. In Tribunale i ragazzi di Modica simulano il processo

Protagonisti per un pomeriggio, di un processo penale simulato. Gli studenti dell‘Istituto Verga di Modica ricopriranno i ruoli di imputato, vittima, avvocati, giudice e testimoni e il caso che dovranno affrontare è estremamente attuale: il reato ipotizzato è “diffamazione, sostituzione di persona e accesso abusivo ad un sistema informatico” ed il riferimento è ad un social media. Il caso verrà trattato oggi pomeriggio alle 15.00 presso il Tribunale di Ragusa, alla presenza del Presidente del Tribunale, Francesco Paolo Pitarresi.

IL PROGETTO

L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto “Largo ai giovani”, nel modulo “Percorso di legalità e lotta alla mafia e alla criminalità organizzata”, promosso da Assod (di Paolo Santoro) in partenariato appunto con l’Istituto Verga di Modica (preside Alberto Moltisanti). L’esperienza ‘sul campo’ interesserà gli alunni delle terze classi dell’indirizzo Linguistico e Scienze umane che hanno aderito al progetto sulla legalità’. Ad affiancare i ragazzi nello svolgimento del processo, oltre al presidente del Tribunale, saranno presenti il sostituto procuratore Silvia Giarrizzo, il giudice Ivano Infarinato oltre alla Camera Penale degli Iblei che con il presidente Nunzio Citrella e gli avvocati penalisti Italo Alia, Serena Pierini ha collaborato alla realizzazione della iniziativa a cui darà supporto anche il funzionario Massimo Ferrera.

COME SI SVOLGERA’ IL PROCESSO

Cosa accadrà? Gli studenti si sono preparati sul processo, studiando alcuni procedimenti simili, già arrivati a sentenza e hanno approfondito il caso attraverso incontri e laboratori tenuti dall’avvocato Giovanna Ragusa – che è esperto esterno della scuola – e con il supporto del professor Bruno Giunta che è tutor del progetto sulla legalità. La sintesi del loro studio sarà appunto la messa in scena del processo in cui Tizio è accusato di avere pubblicato per vendetta sui social, un post diffamatorio che ha offeso la reputazione di Mevia e Caio. Un tema di grande attualità. “Gli studenti – dichiara l’avvocato Ragusa – saranno chiamati a valutare e giudicare comportamenti contro la legge che purtroppo oggi si assumono in giovane età, e che hanno risvolti e conseguenze gravi. Il messaggio dell’esperienza del processo simulato è quello di portare i giovani a comprendere come, dietro il rispetto delle regole e quindi delle Istituzioni, ci sia sempre la tutela di un altro soggetto e di un bene comune”.

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