SONIA MIGLIORE: SINTESI TRA LA CULTURA LAICO-RIFORMISTA E LIBERAL-DEMOCRATICA

Il Movimento Politico “Ragusa Futuro”, costituitosi nel novembre scorso, nasce dall’esigenza di dare risposte alla domanda di cambiamento politico, sociale e culturale della popolazione e di trovare soluzioni che non siano ingabbiate nelle logiche dei partiti o peggio ancora in steccati ideologici superati e non più confacenti con l’evoluzione della società moderna. “Ragusa Futuro” nasce dall’unione, convinta e ragionata, di soggetti diversi che trovano una mediazione fra la cultura laico-riformista e quella liberal-democratica, immaginando una vera sfida che possa dare imput politico e civile ad un pensiero innovativo di governo e che possa contemporaneamente recuperare il rapporto con la gente, accorciando le distanze fra i cittadini e la classe politica, schierandosi contro il verticismo dei partiti, attraverso una democrazia di base partecipata. Vogliamo contribuire a far crescere il livello culturale attorno ai temi collettivi e quindi trovare un orientamento che guidi la nostra linea politica che possa condurci a intercettare meglio le aspettative e i bisogni collettivi e nello stesso tempo vogliamo porci a confronto con le altre forze politiche e culturali della città. Quello attuale è un momento di grande difficoltà sotto il profilo politico, sociale, economico, culturale e sindacale: il momento più difficile che l’Italia attraversa dagli anni di tangentopoli. Il Paese sta subendo un gravissimo processo di involuzione sociale, economico e culturale e mentre sfioriamo punte di disoccupazione che si aggirano attorno al 20% della popolazione giovane e meno giovane; mentre assistiamo ad un processo disgregativo delle classi sociali con drammatiche demarcazioni differenziative (nord e sud; italiani ed immigrati; sindacati e lavoratori;lavoratori del sud e del nord; sindacati del sud e del nord;degenerazione della scuola e della formazione; nuove e incipienti fasce di povertà; crisi economica del meridione e del settentrione; ecc.) ci ritroviamo una classe politica che non riesce a gestire la drammatica situazione di crisi generale attuale. Una classe politica che non riesce a gestire i partiti che, a destra e a sinistra, subiscono implosioni soffocanti e al cui interno regnano miriadi di fratture e di posizioni diverse che rendono impossibile non solo la governabilità, ma anche l’opposizione: una drammatica situazione da cui emerge il vuoto ed il buio politico nelle idee, nella progettualità e nelle capacità di investimenti futuri. In questo contesto, che definiamo complesso e a tratti drammatico, si inseriscono anche i partiti del centrosinistra o per lo meno quelli “sopravvissuti”, nella rappresentanza parlamentare, alle strategie folli di Veltroni e Berlusconi che hanno condotto allo “sfacelo” del finto e ormai finito bipolarismo, dando vita a grandi contenitori sterili che producono solo contrapposizioni politiche  e nulla generano nel merito delle proposte politiche per il Paese. Assistiamo esterrefatti ad un processo in cui tutto si trasforma e nulla cambia, mentre lievita vertiginosamente la sfiducia della gente nella politica che ha condotto ad un drammatico astensionismo pari al 40%. Anche Ragusa soffre di questa forma di “schizofrenia politica” che riporta la politica ed i partiti in termini di potere individualista e di contrapposizione a volte anche personale: in questo panorama, aggravato dalla irriverenza e dalla assoluta mancanza di rispetto personale e politica, si inserisce il “salasso”, in termini di perdite di risorse umane importanti del centro sinistra, dinanzi ad una indifferenza che a volte sfiora il compiacimento della nostra classe politica dirigente: come fa la sinistra a non interrogarsi sul perchè? A parte Italia dei valori, che si contraddistingue per la linea politica assolutamente giustizialista ma coerente incarnata senza mezzi termini dal suo Leader nazionale, e che pertanto credo non potrà incarnare le prospettive del nostro Movimento, il Partito Democratico sembra avere il solo scopo di ridurre il centro sinistra ai minimi termini storici, incapace di reagire e di convincere sul piano della programmazione politica di governo alternativo sia al fenomeno di Berlusconi che a quello di Di Pasquale. Attento solo alle lotte interne, alla contrapposizione anche personale e alla “diffamazione” delle forze politiche che gli stanno attorno, si cuce addosso una ragnatela di “steccato ideologico” che lo paralizza nella ricerca di una coalizione futura: anziché tessere future alleanze basate sul rispetto e sui programmi, propone azioni disgiunte e di estrema sinistra che poco si sposano con la credibilità di un governo futuro, il tutto corredato dall’incapacità di resettare e di ribaltare le drammatiche esperienze del governo Prodi e dell’Amministrazione Solarino. In questo panorama “Ragusa Futuro” si guarda attorno, cercando una sintesi politica che appare ancora immatura nel prossimo orizzonte politico del Paese e della città; pur tuttavia attende le ovvie maturazioni di prospettive nello scenario delle alleanze, rispettando le proprie posizioni di minoranza all’interno del comune di Ragusa, fedele al patto con gli elettori. Sonia Migliore (Presidente di “Ragusa Futuro”)

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