Silvia e Francesca, spose a Chiaramonte. FOTO

Silvia Rizza e Francesca Nobile si sono sposate con il rito dell’unione civile ieri pomeriggio ai giardini comunali di Chiaramonte Gulfi. Non è il primo matrimonio LGBT+ che si celebra all’intero del piccolo comune in provincia di Ragusa, ma è in assoluto il primo fra due donne.

Davanti a un tramonto meraviglioso si è svolta una cerimonia all’aperto emozionante, tanto semplice quanto significativa, a tratti quasi ironica, romantica e spontanea.

Chi sono le due spose? Silvia Rizza, chiaramontana, vive a Udine dal 2015. E’ un sottufficiale dell’esercito, precisamente un Sergente Maggiore, e ha 38 anni. Francesca Nobile, originaria di Udine, ha 26 anni, di professione insegnante.

Entrambe hanno deciso di coronare il loro sogno d’amore nel piccolo comune montano dove Silvia è cresciuta e, come dice lei stessa, non manca ad ogni angolo di strada il “curtigghiu” che oggi, paradossalmente, ringrazia, sottolineando questo inconfutabile dato con grande ironia.

La cerimonia è stata officiata da Angela Dipasquale che non ha mancato di sottolineare come abbiano ancora poco significato le etichette: quello che conta è solo l’amore fra due persone a prescindere da ogni cosa. Perchè l’amore è il sentimento universale che è di tutti e che appartiene a tutti.

Durante l’affollatissima cerimonia, a cui hanno partecipato amici e parenti delle sposte che, tra l’altro, sono state condotte al simbolico altare da entrambi i genitori (e non solo dal papà come avviene tradizionalmente), sono stati anche letti tre brani tratti rispettivamente dal Cantico di Salomone, da Saffo e da Pablo Neruda. Una scelta voluta per cercare di tratteggiare con un invisibile filo rosso, l’amore che attraverso i secoli arriva fino ai giorni nostri, per dimostrare che questo sentimento è stato cantato e continuerà ad essere cantato sempre, a prescindere dall’oggetto del desiderio.

E poi, le promesse di Silvia e Francesca, forse il momento più romantico dell’intera cerimonia e le fedi nuziali portate dai loro fedelissimi amici a quattro zampe.

La scelta di celebrare il matrimonio a Chiaramonte? Non è stata casuale: “All’inizio volevamo sposarci a nord, dove viviamo”, ci spiega Francesca e aggiunge: “Poi, però, Silvia mi diceva sempre che se fossimo stati a Chiaramonte avrebbe saputo chi contattare per i fiori, per la musica, per la cena e tutto il resto. Insomma, alla fine abbiamo deciso di celebrarlo qui ma non è solo per una questione pratica. Credo che sia stato importante anche a livello simbolico”. Entrambe le spose concordano però su una questione molto importante che ancora si fa fatica a compredere: questi matrimoni non dovrebbero più essere “notizia”. Dovrebbero essere vissuti così come vengono vissuti i matrimoni eterosessuali, perchè quello che conta veramente, al di là di tutto, è che sia stata una grande festa per tutti e che tutti abbiano potuto gioire per l’amore dell’uno verso l’altro: “Ci piacerebbe che un giorno questi eventi non siano più interessanti quanto adesso”, ci spiega Silvia. Auguriamo di vero cuore a Silvia e Francesca una vita piena e felice e che l’amore che le ha unite le sostenga per tutta la vita.

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