Silenzio e tanto dolore. Il saluto a Francesca Stornello nella sua Cava d’Aliga

Ad officiare stamane il rito delle esequie funebri e dell’ultimo saluto terreno sono stati i sacerdoti Don Giuseppe Agosta e Don Nello Garofalo, il primo parroco titolare della chiesa “Cuore Immacolato di Maria” dove parenti ed amici si sono stretti al dolore della famiglia per la perdita di Francesca Stornello che ha vissuto gran parte della sua vita nella borgata di Cava d’Aliga assieme al marito, un noto imprenditore dell’ortofrutta e dell’autotrasporto del posto, ed ai tre figlioli. La donna, 53 anni, è deceduta dopo un incidente stradale che si è verificato domenica sera sulla strada statale di Trebisacce, in Calabria, mentre viaggiava a bordo dell’auto condotta dal marito nel rientro in Sicilia. Stamattina nella chiesa della borgata una “corona” umana. Tanta gente si è stretta alle famiglie Aprile e Stornello colpite da un improvviso e immane dolore. La partecipazione dei parenti, degli amici in un fiume che ha “abbracciato” Francesca ed i parenti tutti fin dall’arrivo da Cosenza, già martedì sera, nell’abitazione di via Valdo a Cava d’Aliga.

“La sua vita non è finita lunedì pomeriggio, al momento del decesso, ma continua a vivere in Dio” sono state le parole di Don Giuseppe Agosta pronunciate nella commovente Omelia dedicata a Francesca.

“Una vita, quella di Francesca, che avrebbe potuto essere più lunga. Così non è stato – ha detto don Giuseppe Agosta – dobbiamo leggere gli eventi con la logica di Dio in un salto di fede che aiuta nel dolore. Francesca continuerà a vivere nel cuore di Dio. E’ stata una donna esemplare, ha educato i figli alla logica del sacrificio, dei valori cristiani ed umani. Una donna creativa che trasformava anche un pezzo di legno in qualcosa di bello. Il bello che ha lasciato nel ricordo di tutti”.

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