È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
Siamo usciti dalla pandemia? A metà. La Psicologia del Limbo
17 Feb 2022 09:05
La rubrica dello psicologo, a cura di Cesare Ammendola
“Houston! … qui Ragusa.”
Diciamola tutta. Siamo un po’ dentro e un po’ fuori. Metà e metà. Un quarto e tre quarti. Siamo frazioni. Senza soluzione algebrica.
Una parte di noi galoppa beatamente per le pianure di una libertà ritrovata, in una ventata balsamica sul muso senza mascherina. Un’altra parte di noi è anchilosata e ricattata dal ricordo di un lockdown infinito, come una rotatoria di Ragusa in un ordinario giorno di quasi pioggia.
Una Dad che ora non c’è più e poi – sorpresa su WhatsApp gruppo mamme e circolare del preside! – voilà, rieccola. Ancora tu?! Ma non dovevamo vederci più?
Le parole stesse di Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, sono un imperioso invito alla sospensione. Un profondissimo richiamo alla Psicologia del Limbo.
“Quando si dice ‘è finita’, non è corretto, dobbiamo piuttosto dire che ‘è finita la parte più acuta dell’epidemia’, siamo infatti in una fase di transizione e stiamo andando verso l’endemia …”
Bene, Sileri. Non si chiama più pandemia. Ottimo così. Endemia. Mi piace. Tuttavia, sapere che ora siamo diretti verso un’endemia non mi aiuta molto.
Noi siamo siciliani. Diffidosi. Assai. Cambiare il nome alle cose non ci fa stare più sereni. Non ci basta. Abbiamo una psicologia storta. Curiosa. Rurosa.
“Una riformulazione del green pass può essere programmata più avanti, farlo oggi è prematuro.” aggiunge Sileri. Giustissimo. Non fa una piega. Ma più avanti quando? E cosa è una riformulazione?
Questo linguaggio sornione e serafico darebbe serenità anche ad un giaguaro finito per sbaglio dentro un Bimby molto attivo. Rassicurerebbe uno scandinavo. Ma noi siciliani rischiamo di impazzire come la maionese che siamo diventati in questi due anni di Bimby senza pace.
“Ci sono anche altre misure da rivedere, tra queste la quarantena per la scuola, su cui possiamo agire per i dati dei contagi in diminuzione.” Bene. I contagi diminuiscono a giorni alterni sui social. Ma se, per le nuove incipienti normative, basterà un quarto di alunno a chiudere una classe …?
Soggiunge Sileri che l’utilizzo della mascherina al chiuso dovrà essere valutato e programmato con la giusta gradualità.
Capisco. Ma questo saggio parlare “con l’entra ed esci” (come si dice qui in queste rotatorie) non si sposa bene con l’impazienza di un felino confuso e felice come me.
A testimoniare plasticamente il Limbo “psichiatrico” in cui creativamente ci agitiamo, ho visto siciliani all’aperto con la mascherina al mento (in un cauto “non si sa mai”) e altri siciliani al chiuso con la mascherina sotto il naso (in un conto alla rovescia per il più imminente allunaggio).
Sileri precisa che sicuramente una riflessione sul green pass andrà fatta a livello europeo. Globale.
Insomma. Il Limbo in cui fluttuiamo come oloturie non persuase assume dimensioni addirittura intercontinentali.
Limbo. Più che mai. E la voglia di relazione sociale torna a chiamarsi magicamente assembramento.
“Prima finisce l’ondata Covid e, cerchiamo di impedire una possibile nuova ondata, e prima sarà possibile recuperare.”
Nuova ondata? Grandissimo Limbo. Insomma, forse dobbiamo imparare a vivere psicologicamente in un universo quantistico. In cui tutto è indeterminato. E i giaguari nuotano nei Bimby più insospettabili.
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