Si torna a scuola ma dopo due anni di pandemia ci sono ancora le “classi pollaio”. Il M5S: “Cos’ha fatto Musumeci per l’edilizia scolastica?”

Presto si tornerà a scuola, precisamente la data in Sicilia è il 16 settembre. E dopo quasi due anni di pandemia la situazione, per quanto concerne le cosiddette “classi pollaio” non sembra essere molto migliorata.

Green pass obbligatori per il personale scolastico, mascherine, distanziamento e Didattica a distanza, a cosa servono se poi gli alunni vengono ammassati in edifici a dir poco “discutibili” e in classi sovraffollate? E in questi due anni, perchè non si è trovata una soluzione?

A rilanciare questa domanda al governo Musumeci è il M5S all’Ars: “In Italia, secondo Tuttoscuola sono quasi 14 mila le classi sovraffollate. E in Sicilia la situazione non è rosea. Ci piacerebbe capire cosa ha fatto il governo Musumeci per l’edilizia scolastica in questi due anni di pandemia”.


Ad affermarlo, è il capogruppo del M5S all’Ars, Giovanni Di Caro, che sul tema ha depositato un’interrogazione all’Ars.
“Vorremmo capire – dice Di Caro – qual è la situazione attuale e come intende muoversi il governo Musumeci in questo scorcio di legislatura.

Quello che sappiamo è che all’Anagrafe regionale edilizia scolastica risultano diversi edifici scolastici chiusi per inagibilità totale o parziale e che tanti Comuni non hanno la capacità di produrre progetti utili. La Regione dovrebbe affiancare gli enti intermedi nella progettazione e garantire finanziamenti anche extra regionali per l’edilizia scolastica”.

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