È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
SI TAPPA IL BUCO DELLA VASCA MENTRE DAL MARE ARRIVA UNO TSUNAMI
17 Feb 2011 08:46
Barak Obama, dagli Stati Uniti, guarda al Mediterraneo e commenta la situazione dell’Egitto, della Tunisia, del Medio Oriente in genere, mentre il nostro governo, al riguardo, ha dato prova di assoluta cecità. L’agenda politica del ministro degli esteri italiano, già per la rivolta in Tunisia, aveva un’altra scaletta, un’altra visione della politica internazionale, molto piatta ed…orizzontale. Per la verità un tentativo per evitare incidenti diplomatici con l’Egitto, il nostro premier l’ha fatto, purtroppo è intervenuta la magistratura bollando il progetto come reato! Un cambiamento epocale sta rapidamente modificando scenari ed equilibri politici in tutti paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Il governo italiano e il nostro ministro degli esteri, si sono distinti per l’assordante silenzio, salvo correre, tardivamente, a tappare un buco nella vasca da bagno, mentre dall’oceano sta arrivando uno tsunami! Mai come ora l’Italia ha dato prova di mancare di qualsiasi strategia di politica estera che non ruotasse attorno all’orbita berlusconiana, con conseguenze, tutte in divenire, gravissime.
A questa mancanza, cerca di supplire il ministro degli interni Maroni, ma rincorrere i problemi alla spicciolata, senza una progetto maturato nei luoghi e nei tempi giusti, sarà sempre insufficiente. Noi siciliani viviamo con trepidazione e disagio queste vicende, perché ci riguardano da vicino. Le nostre coste sono il pontile di attracco proteso nel mediterraneo, ed è impensabile che, se c’è un incendio nella casa dei nostri vicini, noi non saremo lambiti dalle fiamme. E’ tempo che l’Italia si proponga come interlocutore privilegiato dell’Europa nel Mediterraneo, e non soltanto come soggetto passivo e luogo di sbarco per emergenze umanitarie. L’assistenza umanitaria si può fare negli stessi luoghi da cui si origina, evitando questi esodi di massa, spesso tragici e con effetti disastrosi per le nostre realtà, che non sono attrezzate né in grado di assicurare i bisogni primari ad un numero così elevato di persone. Etica politica è impegno e lungimiranza per il bene comune.
PS: Il mio paese è S. Croce Camerina e ieri, come altre volte in passato, nella nostra spiaggia di Punta Secca, c’è stato uno sbarco.
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