Si squarcia il tubo mastro della conduttura idrica e metà del centro abitato di Ispica rimane senza acqua potabile. Da venerdì scorso è emergenza

Emergenza che viene fronteggiata con l’uso di autobotti che distribuiscono l’acqua alle famiglie rimaste al secco. E’ stato lo scoppio della tubatura principale in via Vittorio Emanuele ed in via Pietro Micca, avvenuto venerdì della scorsa settimana, a fare scattare il disagio per alcune migliaia di ispicesi che sono rimasti all’asciutto per l’improvviso guasto.

Chiesto l’intervento dell’Esercito, con il Genio militare, per un intervento celere sulle tubature.

“A quattro giorni dall’incidente si sta ancora lavorando al bypass che consentirà di isolare il tratto di tubazione inutilizzabile, mentre ad oggi girano per conto del Comune solo quattro autobotti, di cui una piccola – denuncia Gianni Stornello, consigliere comunale del Pd – ben oltre la metà di una città di 16mila abitanti senza un goccio di acqua rifornita da solo quattro autobotti, in pieno luglio, con temperature da record che superano i quaranta gradi. La popolazione si sta arrendendo e l’acqua la sta comprando, con le inevitabili spirali speculative. Perché non è stato chiesto aiuto ai comuni vicini? Perché, tramite la Prefettura, non si è chiesto l’intervento dell’esercito? Il genio militare avrebbe rimesso in sesto la tubazione in una notte, anche sabato o domenica”.

La crisi idrica non è nuova a Ispica.

Da anni viene lamentata la fragilità del sistema idrico e della distribuzione di acqua potabile nel centro abitato ispicese ma non sono arrivati gli interventi risolutivi di un problema di fondamentale importanza legato alle condutture idriche interrate che sono datate nel tempo e, quindi, in alcuni tratti anche fatiscenti. Intanto si spera che entro breve si possa risolvere il problema garantendo l’acqua a tutta la
città.

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