SI SAPPIA CHE NON CI FERMEREMO PERCHÉ NON SIAMO COME TUTTI GLI ALTRI

La nostra provincia e sempre di più l’Italia tutta vivono un momento di sfiducia profonda verso la politica e verso le classi dirigenti di ogni livello. Il motivo principale a nostro avviso è la difficoltà reale di trovare alternative valide, persone oneste e pulite all’interno di questo sistema e questa è una delle principali ragioni per cui, noi tutti dirigenti del Pd di Ragusa, stiamo portando avanti questa battaglia contro i “raccomandati” dell’Ato ambiente, sia perché ravvisiamo palesi illeicità, sia per l’affermazione generale di alcuni principi quali quelli dell’onestà, della trasparenza e della meritocrazia.

Leggiamo dai giornali che addirittura (a dire il vero l’attacco è rivolto, al solito, soltanto verso il segretario Calabrese) veniamo tacciati di essere “moralizzatori” o “politici di basso rango” solo perché ci indigniamo e lottiamo per affermare che persone “raccomandate” (figlie, nuore, portaborse, addetti stampa, etc.) da politici e amministratori non debbano essere assunte in un ente che li paga con i soldi di tutti i cittadini.

Molti dei “raccomandatori” hanno avuto per lo meno la dignità di stare zitti e di non rilasciare dichiarazioni su questa vicenda. Ma ciò non è valso per tutti. Franco Muccio, ex vicepresidente dell’Ato, adesso direttore della società che gestisce la discarica di Cava dei Modicani, soggetto che da sempre razzola nella peggiore politica delle nomine, per di più senza alcun riconoscimento elettorale, lo stesso Muccio che nel corso degli anni ha “sistemato” i figli e adesso è arrivato alla nipote e alle nuore, sono tra i 19 dell’Ato, ha pure la faccia tosta di profferire parola, prendendosela con chi osa disturbare questa pratica disgustosa.

Siamo arrivati all’assurdo. E’ ovvio che tutto ciò non ci fermerà e non ci farà arretrare di un solo passo, anche perché vediamo che i primi risultati iniziano ad arrivare. Infatti, grazie al fatto di avere sollevato la questione, assieme alle nostre proteste, il sindaco di Ragusa, in un primo momento per tramite del suo vice Cosentini favorevole all’assunzione a tempo indeterminato, adesso ha stoppato l’iter e ha lanciato la proposta di mandare le carte a Palermo all’assessorato competente per avere il “placet” dello stesso.

 

 

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