È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
SI CERCA LO ZAINETTO DI LORIS
06 Dic 2014 15:47
Elicotteri di polizia e carabinieri hanno sorvolato questa mattina le campagne attorno a Santa Croce Camerina nella speranza di individuare dall’alto il punto dove potrebbe essere stato gettato lo zainetto di Loris Stival, il bambino ucciso il 29 novembre scorso e ritrovato in un fosso in contrada Mulino Vecchio.
L’ipotesi degli investigatori è infatti che lo zainetto blu con le cinghie gialle sia stato gettato da qualche parte o dall’assassino o da qualcuno che potrebbe averlo aiutato.
Intanto Orazio Fidone , che è indagato per sequestro di persona e omicidio, torna a parlare in piazza alla presenza di un suo legale e si dice non pentito di avere trovato il corpo: “Sono sereno – dice – lo rifarei” ed aggiumge di “sentirsi più sollevato e di non avere mai avuto paura di restare impigliato nella imdagini”.
Il legale di Orazio Fidone, l’avv. Pietro Savà conferma che Fidone “non conosce” né i genitori di Loris né il bambino, ma “soltanto il nonno paterno perché gli aveva fatto dei lavori da idraulico a casa”. L’avvocato sottolinea di avere parlato “dopo otto giorni di silenzio per rispetto al dolore della famiglia e al lavoro delle istituzioni”. “Devo dare atto alle forze dell’ordine , conclude, di avere fatto bene il loro lavoro e di avere sempre rispettato il mio cliente.
Emergono intanto nuovi dettagli dalle indagini in corso a Santa Croce Camerina. Quando è stato ucciso, o poco prima, al bimbo sono stati legati i polsi, in modo da tenergli le mani attaccate l’una all’altra. Gli esami autoptici hanno accertato segni evidenti, provocati probabilmente dalle stesse fascette utilizzate per ucciderlo. Le telecamere inoltre riprendono l’auto della madre di Loris, la mattina di sabato 29 novembre, impiegare 9 minuti per percorrere un tratto di strada vicino al Mulino Vecchio, che invece si percorre in 3 minuti. Lo hanno accertato gli investigatori che ora vogliono capire cosa sia accaduto in quei 6 minuti di troppo.
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