“SI” AL REFERENDUM DALLA CASSAZIONE

 

Al’lindomani della decisione della Suprema  Corte di Cassazioe che ha detto si al referendum costituzionale il pressing politico su Renzi per indiacare saubito la data delle votxzioni si fa sempre più sostenuto.

In particolare dal M5S che con una nota cogiunta dei parlamentari di Camera era e Senato fa apere che  “Ogni altro vergognoso tentativo di rimandare il voto alle calende greche, oltre a quelli messi in atto fino ad ora – proseguono – , rappresenterebbe una grave violazione delle regole democratiche e una mancanza di rispetto nei confronti di tutti i cittadini italiani. Siamo stanchi dei soprusi della casta e dei ladri di democrazia che, con lo stravolgimento dei principi fondamentali sanciti dalla riforma costituzionale voluta dal trio Renzi-Boschi-Verdini e con i loro giochini di palazzo, cercano di erodere il cardine della sovranità popolare. L’esecutivo la smetta con questa condotta antidemocratica altrimenti porremo in essere tutte le iniziative democratiche a nostra disposizione affinché i cittadini possano esprimersi al più presto su un tema così delicato e importante come questo. Abbiamo compreso che Renzi, il quale prima affermava che il referendum si sarebbe svolto il 2 ottobre, vuole far votare gli italiani solo quando avrà in mano sondaggi positivi, ma si è superato ampiamente il limite”.

Ma anche le altre forze politiche favorevoli al “No” vogliono che si voti subito e comunque entro il mese di ottobre.

 

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