Sfilata in costume per l’Epifania al Sacro Cuore di Gesù di Ragusa

Costumi sfavillanti, molto originali. Una processione di grande impatto quella che, ieri, ha animato la giornata dell’Epifania lungo le strade della parrocchia del Sacro Cuore di Gesù a Ragusa. E così, dopo i riscontri positivi registratisi con il presepe vivente allestito nei bassi de “U palazzieddu”, villa Schininà Arezzo, con ingresso da via Francesco Cilea, ieri tutti i riflettori sono stati puntati sulla processione, caratterizzata tra l’altro dalla presenza dei tamburi imperiali di Comiso, e sulla bellezza dei costumi sfoggiati dai tre Re Magi oltre che da tutti coloro che hanno animato il corteo.

A conclusione l’arrivo in chiesa e la rappresentazione della Natività in Chiesa, proprio dinanzi all’altare. In più, dopo la messa, alcuni piccoli regali sono stati donati ai bambini presenti. E’ stato il modo migliore di concludere il periodo delle festività natalizie che per la parrocchia ha anche significato l’accoglienza di numerosi visitatori, a migliaia, che hanno ammirato l’allestimento di un presepe vivente contraddistintosi per linearità ed eleganza, oltre che per la possibilità fornita ai visitatori di approfittare della degustazione di ricotta calda e di altri prodotti tipici.

“Abbiamo chiuso questo periodo con una processione – sottolinea il parroco, don Marco Diara – risultata molto apprezzata da tutti coloro che, ieri mattina, erano presenti. Abbiamo davvero fornito dimostrazione di quanto ricca di significato possa diventare una manifestazione del genere. Era questo il messaggio che volevamo lanciare in occasione dell’Epifania del Signore. Speriamo di avere colto nel segno.

Per il resto, voglio ringraziare tutti coloro che hanno collaborato per la piena riuscita del presepe vivente, a cominciare dalla famiglia Schininà Arezzo che ha messo a disposizione la villa per la rappresentazione ma anche e soprattutto i figuranti che hanno dato prova di quanto significativo sia per loro potere partecipare a una rappresentazione sacra che esalta la capacità di stare assieme, dell’aggregazione. Davvero una bella esperienza per tutti”.

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