SFIGMO E FONENDO

Mi piace segnal are l’ultimo libro di Ivan Cavicchi “Una Filosofia per la Medicina” (Ed. Dedalo 2011), un’autorevole voce nel Mondo Sanitario Nazionale, docente di Sociologia Sanitaria alla Sapienza,già Direttore di Farmindustria, Autore di varie opere sul tema Salute, Malattia e dintorni.

Cavicchi vuole portare nuovi modi di pensare in Sanità rispetto all’economicismo che sta monopolizzando il Dibattito sulle Riforme; occorre una filosofia ispiratrice diversa in quanto per cambiare la Sanità occorre ripensare la Medicina. Viviamo in pieno post-welfarismo cioè un conflitto tra diritti/risorse che ha enormi costi socio-economici per i Cittadini, gli Operatori ed i Servizi. I razionalizzatori, dice Cavicchi in un’intervista rilasciata su quotidianosanità.it, una della più attente voci on line sul mondo della Sanità, non sanno più dove sbattere la testa e cominciano a pensare che per risparmiare sul pianoforte è necessario togliere dei tasti dalla tastiera o peggio tagliare le dita del pianista o strappare le pagine allo spartito e comunque suonare il meno possibile. Ciò non è realistico, il pensiero economicistico quale pensiero unico in Medicina deve essere ridiscusso e occorre cercare altri tipi di soluzione perchè se continuiamo a togliere pietre al muro questo prima o poi sparisce o peggio ci cade addosso. Il libro conclude con un manifesto che elenca 10 ripensamenti che provo a riassumere:

1) Attualità è l’idea che contiene la complessità biologica della malattia,quella della persona malata,del contesto e della situazione in cui vive il malato.

2) Natura:questa deve essere il riferimento principale della ragione medica in una concezione fisica, biologica e corporea della malattia per una seria umanizzazione.

3) Malato,essere e persona:la ragione medica si deve ripensare rispetto alla complessità del soggetto malato,inteso come essere e persona.

4) Ontologia come conoscenza:non basta più la sola conoscenza scientifica ma occorre accrescere sensibilità, abilità,perspicacia e virtù degli operatori per comprendere l’attualità della persona in una conoscenza non nozionistica.

5) Relazione:per la conoscenza biologica della malattia non servono le relazioni che sono indispensabili per conoscere l’attualità di una persona malata.

6) Linguaggio:la relazione si esprime innanzitutto con il linguaggio a partire dal quale avviene il dialogo,la comprensione reciproca,l’espressione delle scelte e la conoscenza tra operatore e persona malata.

7) Razionalità clinica:è la base della conoscenza medica ma va arricchita con conoscenze diverse per renderla il più possibile adeguata nei confronti dell’attualità della persona malata e della relazione con essa.

8) Razionalità ragionevole: la ragionevolezza per un fare e agire pratico,concreto e pragmatico, libero da visioni dogmatiche e assolute.

9) Scelta:ripensare le scelte all’interno di un orizzonte di codecisionalità in cui a scegliere siano da una parte il Medico e dall’altra il Malato, abbandonando le scelte predecise dettate solo dalle regole della metodologia Clinica.

10) Limiti: accettare ed assumere i limiti, anche quelli economici, cui la Medicina sarà sempre più esposta.

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