SFIGMO E FONENDO

Nei prossimi 10 anni circa 115.000 Medici,oggi tra 51 e 59 anni, andranno in pensione e per l’esattezza il 48% dei Medici Dipendenti, il 62% dei Medici di Famiglia, il 58% dei Pediatri di Libera scelta e il 55% degli Specialisti Convenzionati.

L’allarme è stato lanciato dal Presidente della FNOMCeO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici) ed ovviamente il problema investe le scelte della formazione dei futuri Professionisti del settore quindi si discute ancora di accesso programmato alla Facoltà,ma investe e riguarda anche la sostenibilità del sistema Previdenziale e perciò le nostre future pensioni.

La Conferenza Stato-Regioni ha indicato i fabbisogni in oltre 10.500 posti per Medici da bandire nel prossimo anno accademico mentre le altre figure necessarie sarebbero oltre 20.400 infermieri,860 odontoiatri e 740 Veterinari;pare che queste necessità non potranno tutte essere soddisfatte e che se incremento ci sarà,non sarà consono alle richieste.

La stima parla di una carenza di 18.000-22.000 Medici entro il 2018 passando da 3,7 Medici attivi per 1000 abitanti a 3,5 Medici attivi per 1000 abitanti,mentre la media Europea è 3,1 Medici attivi per 1000 abitanti.

Già mancano alcuni specialisti,in specie per quelle specialità più a rischio (Chirurghi, Ortopedici in primis), alcuni reparti chiudono per carenza di Medici,alcuni Ospedali sono costretti ad appalti esterni per garantire le guardie o i PS,si allungano le liste d’attesa e queste sono realtà spesso riscontrate sulla stampa.

Ma se la Media Europea è 3,1 perché da noi si grida al lupo, al lupo quando sarà 3,5 fra qualche anno? Qualcuno (Tonutti Sole 24 ore Sanità dell’Aprile scorso) sostiene che questi timori risalgono ad una eccessiva medicalizzazione della nostra Società, frutto della pletora Medica degli anni post 68 e fa alcuni esempi: a)per partorire per via naturale oggi è richiesta la presenza del Medico,potrebbe forse bastare l’ostetrica;b)per certificare l’abitabilità di un edificio o la sicurezza di un’impresa serve un Medico,potrebbe essere sufficiente il tecnico della prevenzione; c)per fare le vaccinazioni al posto del Medico potrebbe bastare l’assistente Sanitario; d)in sala operatoria potrebbe bastare solo il primo chirurgo anziché il 2° o anche il 3° responsabilizzando di più gli Infermieri di sala; e)nella cronicità psichiatrica si potrebbero rivalutare gli psicologi così come in quella internistica gli Infermieri che segnalerebbero al Medico eventuali scostamenti dalla normalità.

Insomma, continua il DG dell’ASS 6 Friuli Occidentale,occorrerebbe ridefinire le funzioni del personale Sanitario alla luce delle nuove competenze e della nuova formazione ed affrontare con maturità il cambiamento epocale che ci attende.

Di certo l’approfondimento e le riflessioni sono necessarie purchè il pensiero sia vergine e libero da condizionamenti economici in quanto una figura professionale diversa costa meno di un Medico e non vorrei che il primum movens sia sempre quello,il costo,di un’attività che, comunque, riguarda sempre e comunque la nostra salute.

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