SERGIO GUASTELLA APERTO ALLA SOCIETA’ RAGUSANA

Vince la battaglia chi pesca nella società ragusana non schierata o nella massa degli astensionisti. Questa la battuta di un vecchio volpone della politica, all’uscita dalla conferenza stampa del Pd, per prendere atto non solo dei risultati delle primarie interne ma anche delle possibilità di vittoria in questa corsa per Palazzo dell’Aquila. Ma bisogna lavorare molto fin da ora al di la del fatto che su Guastella si possono anche far convergere preferenze provenienti da tutto il centro sinistra; l’andar da solo giunti a questo punto della contesa non è la fine del mondo perché gli altri possono fare molto ma molto bene al fine di evitare la maggioranza agli avversari al primo turno. Intanto questo risultato dev’essere l’obiettivo primario e dopo verranno le ricerche per un sistema di apparentamento proficuo. Un esperto di statistiche ( a cui non crediamo ciecamente) ritiene che in questo momento oltre il 40 per cento degli elettori non ne vuol sapere né di elezioni né di candidati. E lì che bisogna lavorare, chiamando le persone una ad una, far capire i programmi veri e non quelli generalizzati buoni per tutte le stagioni, E nella massa degli scontenti che occorre far leva spiegando con la massima semplicità che città si vuole disegnare per l’immediato futuro e per gli anni che verranno. Tutto questo Sergio Guastella lo sa e sicuramente lo metterà in atto anche se poi bisognerà rimodulare lo stesso programma per essere accettato da tutti quelli che legittimamente lavorano contro il candidato della destra. Ed allora occorre da subito schierare le proprie “armate” con tanti e tanti compiti ognuno dei quali deve essere piccolo ma efficace, di poche unità ma ben indirizzato; solo in questo modo di raggiunge l’obiettivo di far partecipare indirettamente tutta la popolazione iblea del capoluogo. Non saremo noi a suggerire strategie né a Guastella ne al suo avversario Dipasquale ma stavolta siamo convinti che vince chi ha più cose da dire e da fare e che con questi chiari di luna si possono fare. Agli esperti la parola su come impostare la campagna elettorale e nel Pd di tali intelligenze ce ne sono: basta tirarle fuori da subito e con idee chiare. Sulle primarie della coalizione infine, non ce ne voglia Idv che ha anch’esso un candidato di prestigio in Giovanni Iacono, ma ora occorre lavorare e basta, senza polemiche, senza ripensamenti, senza pentimenti di sorta. Può darsi che il nostro discorso non piaccia a qualcuno e noi non abbiamo la pretesa che possa piacere, ma è chiaro che fuori di questa strategia si può anche sbagliare e trovare gli ostacoli che non ci devono essere per nulla.

 

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