Sequestro e indagini su incendio al lido Sud a Marina di Modica. Nessuna pista esclusa

La Scientifica sta effettuando rilievi sul posto. Transenne e sequestro dell’area in attesa che si concludano i rilievi che anche il personale dei vigili del fuoco ha effettuato. Un incendio stanotte ha distrutto lo chalet ‘Lido Sud’, a Marina di Modica, struttura che da qualche mese era stata rilevata da Federico Minicuccio.

Torna alla mente una scia di fuoco, quella che dieci anni fa aveva colpito altri stabilimenti balneari. e che era culminata con l’incendio dell’Itaparica, struttura chiusa da anni al posto della quale oggi sorge un resort di lusso. Proprio nel 2014, la sequenza iniziò il 2 aprile con il Pata Pata di Sampieri; danni ingenti ma la struttura potè affrontare la stagione turistica alle porte (ci fu un altro tentativo di incendio un anno dopo). Poi il 12 giugno 2014: venne dato alle fiamme il Terzo Tempo di Pozzallo, e qualche ora prima l’autovettura di famiglia di uno dei soci, Antonello Firullo allora segretario del sindacato italiano balneari. Una decina di giorni dopo, il 24 giugno 2014, fiamme anche al Titanic di Playa Grande, struttura che era sotto sequestro da qualche anno.

Siamo al 3 luglio del 2014 incendio al Pappafico di Sampieri e il 29 luglio, appunto, Marina di Modica, l’Itaparica. Antonello Firullo chiede oggi un incontro urgente con il Prefetto da presidente dell’Associazione Turistica Balneare Siciliana, “a seguito dell’incendio doloso subìto dal nostro collega e associato Gianni Prestia, che ha colpito lo stabilimento balneare ‘Lido Sud’ di Marina di Modica, preoccupati che questa azione possa essere il tentativo premeditato per colpire la nostra categoria e dare un segno di sottomissione e di intimidazione nei confronti di chi lavora onestamente e garantisce servizi”.

In un messaggio pubblico personale di solidarietà al collega, Firullo annunciava la richiesta di incontro “per chiedere maggiori controlli nel territorio. Gianni Prestia – concludeva – non sarai solo, lavoreremo per la ricostruzione”. Ma c’è un errore, almeno per quanto riguarda la proprietà dello chalet in questione: il 22 dicembre scorso, Gianni Prestia passava di mano augurando al nuovo proprietario, Federico Minicuccio “tanti anni di successo e soddisfazioni”. Una sorta di lettera di commiato, quella di Presti nella quale affermava che “

anche al Sud si può fare Impresa, e che ci sono Imprenditori che sono capaci di fare impresa come quelli del nord, famiglie come quella dei Minardo o dei Radenza o Leocata nella provincia di Ragusa ne sono l’esempio senza aver timori di confrontarsi con imprenditori del nord”. foto tratta da facebook

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