SEQUESTRATI RICCI DI MARE DAI CARABINIERI

Nel corso della mattinata, i Carabinieri della Motovedetta cc 813 di Pozzallo, sono stati impegnati in un particolare servizio finalizzato alla prevenzione ed alla repressione della pesca di frodo sul tratto di costa di competenza.

L’attività in mare, nel corso della quale sono state controllate diverse imbarcazioni e persone, è stata condotta a bordo del gommone in dotazione all’Arma dei Carabinieri di Pozzallo ed è stata inoltre supportata, anche su terra, da alcune pattuglie dei comandi dell’Arma territoriale.

Nel corso del servizio, nel tratto di mare di località Cirica di Ispica, due persone sono state sorprese dai militari dell’Arma mentre effettuavano la pesca di frodo del riccio di mare.

In particolare, i due soggetti, all’arrivo del gommone dei Carabinieri, erano in immersione, dotati di specifica attrezzatura, impegnati ad effettuare la pesca di frodo infatti, immediatamente fermati e sottoposti a controllo, sono stati trovati in possesso di quasi 600 ricci di mare ancora vivi, quantitativo superiore a quello consentito dalle normative nazionali e comunitarie.

Ai due soggetti i Carabinieri hanno sequestrato circa 590 ricci di mare ancora vivi, tutta l’attrezzatura per la pesca ovvero, le mute subacquee, maschere, pinne ed altro materiale apposito per la raccolta di ricci.

Al termine del controllo, le due persone sono state sanzionate amministrativamente per un importo pari ad 8.000 euro per aver effettuato pesca di frodo di ricci di mare in quantità superiore a quella consentita.

Il pescato, consistente in circa 600 ricci, è stato rigettato in mare mentre tutta l’attrezzatura da pesca è stata sequestrata ai fini della confisca.

L’attività è poi proseguita anche nei pressi del Porto di Pozzallo dove i Carabinieri hanno sottoposto a controllo diverse imbarcazioni presenti.

In particolare, nell’area del porto commerciale, i militari dell’Arma hanno controllato due natanti i cui conducenti erano intenti a praticare attività di pesca  abusiva in quanto vietata all’interno del porto in assenza della prevista autorizzazione da parte dell’autorità competente, pertanto, entrambi i soggetti sono stati sanzionati amministrativamente per un totale di euro 108.

 

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