SEI ATTIVITA’ COMMERCIALI HANNO CHIUSO I BATTENTI SOLO NELL’ULTIMO MESE A RAGUSA

 

“Sei attività commerciali che hanno chiuso i battenti solo nell’ultimo mese. Dieci dipendenti, tra questi quattro padri di famiglia, che sono rimasti senza lavoro. Un quadro generale semplicemente disastroso. E non una sola iniziativa che si prefigga di invertire questa tendenza all’autodistruzione del commercio ragusano”. E’ il senso della presa di posizione che arriva dal commissario cittadino de “La Destra”, Giuseppe Dipasquale, che torna a lanciare l’allarme su uno dei settori un tempo trainanti dell’economia cittadina, mentre adesso lo stesso è alle prese con una crisi asfittica che non lascia intravedere alcunché di buono. “I dati che abbiamo raccolto, purtroppo – aggiunge Dipasquale – parlano chiaro e ci raccontano di una situazione che ancora non ne vuole sapere di ritornare ad una parvenza di normalità. Ecco perché torniamo a denunciare la gravità del momento nell’attesa che le istituzioni possano compiere qualche passo. Certo, non è colpa dell’Amministrazione comunale se c’è la crisi e se le imprese commerciali decidono di cessare la propria attività. Nondimeno ritengo che il Comune abbia l’obbligo di tentare almeno una strada di recupero, di verificare con attenzione se esistono i margini per un miglioramento. Perché altrimenti alla macelleria sociale di cui sentiamo tutti riempirsi la bocca non ci sarà fine. Anzi, il contagio del fallimento rischia di coinvolgere anche altre attività commerciali che finora hanno retto e che sono riuscite a rimanere sopra la linea di galleggiamento. Siamo convinti che il Comune abbia, perlomeno, tutti i mezzi per rendersi conto della situazione, effettuare un’analisi seria e approfondita su ciò che sta accadendo, coinvolgendo le associazioni datoriali e sindacali di categoria, anche al fine di concertare assieme a loro un eventuale piano d’azione. L’unica cosa che non accettiamo è il lassismo, l’indolenza, che può condurci ad una situazione di disastro economico, soprattutto dal punto di vista del settore del commercio, mai registrata prima a Ragusa. Se tutto questo deve accadere, però, che almeno non accada senza avere fatto un tentativo di recupero della situazione”.

 

 

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