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Seconde case, comanda il mare: a Santa Croce e Ispica sono la metà del patrimonio immobiliare
11 Gen 2024 09:01
A Santa Croce Camerina e a Ispica una casa su due è di fatto disabitata. Non solo strutture non vissute, ma anche seconde case. Il rapporto di Openpolis su dati, aggiornati al 2021, le chiama ufficialmente “abitazioni non permanentemente occupate”, immobili di proprietà di qualcuno che non le abita perché ha scelto di vivere altrove e che, di conseguenza, sono sfruttate al massimo solo poche settimane all’anno.
In Italia
In Italia, in media, le case non permanentemente occupate sono una su quattro, mentre nel ragusano questo rapporto sale a circa un’abitazione e mezza su quattro. Ci sono casi come quello del comune di Foppolo (Bergamo) in cui incide di più la presenza di seconde case con una percentuale del 95,1% (pari a 1.790 su 1.883). Campi Bisenzio, in provincia di Firenze, è invece quello con la quota minore (2,7%, 524 su 19.207). È inoltre importante notare che tra le abitazioni non occupate in modo permanente sono incluse non solo le strutture disabitate ma anche le seconde case, aspetto importante soprattutto per le mete turistiche. E nel ragusano?
Da noi
Santa Croce Camerina e Ispica sono le due città ragusane con il maggior numero di abitazioni non perennemente occupate, rispettivamente il 53 e 49,7% dell’intero patrimonio immobiliare. Anche Scicli si avvicina alla soglia della metà, con il 47,3%. Questo perché i rispettivi territori comunali hanno frazioni ben apprezzate lungo la fascia costiera, abitate soprattutto in estate. Quindi le seconde case si concentrano soprattutto lì. Una conferma viene dal capoluogo: a Marina di Ragusa sono tanti i residenti anche d’inverno, per cui la quota di case non abitualmente abitate è all’ottavo posto tra i dodici comuni.
Diverso il discorso su Monterosso Almo, che ha il 43,3% di case disabitate, conferma del progressivo spopolamento dovuto alla migrazione di parte dei propri abitanti per ragioni di lavoro. Il centro ibleo con la quota minore è Acate, dove solo un’abitazione su dieci è disabitata.
“Nel corso degli ultimi decenni si è assistito a uno spostamento progressivo – anche se non sempre lineare – della popolazione dalle aree interne verso le zone più centrali del paese, in cui sono presenti più servizi e più opportunità lavorative”, spiega Openpolis. “Questo movimento incide su numerosi aspetti, uno dei quali la disponibilità di abitazioni. Da un lato infatti nelle zone più attrattive ci si trova di fronte a vere e proprie emergenze abitative, data la scarsità di case disponibili. Dall’altra, nelle aree più distanti dai poli, ci sono strutture non abitate oppure sfruttate come seconde case. Si tratta di temi centrali anche nell’ottica delle amministrazioni: a seconda di quanto le aree sono popolate e del tipo di locazioni presenti, possono predisporre in modo più o meno capillare i servizi, oltre ad ottenere diverse entrate di tipo economico.”
Di seguito i numeri iblei del rapporto (Fonte: Openpolis, anno 2021)
Comune Totale abitazioni Abitazioni non occupate
Ragusa 50.959 19.629 (38,5%)
Vittoria 34.272 10.684 (31,2%)
Modica 35.268 14.163 (40,2%)
Comiso 17.198 4.806 (27,9%)
Scicli 21.293 10.068 (47,3%)
Pozzallo 10.628 3.243 (30,5%)
Ispica 13.594 6.754 (49,7%)
Acate 5.002 594 (11,9%)
Santa Croce Camerina 10.582 5.612 (53%)
Chiaramonte Gulfi 5.735 2.289 (39,9%)
Giarratana 2.087 881 (42,2%)
Monterosso Almo 2.225 964 (43,3%)
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