“Se vai in bicicletta, non puoi non vedere le discariche”. La foto postata dalla storica Chiara Ottaviano e l’appello al sindaco Giannone

31 Ago 2020 13:25

Quante volte abbiamo parlato di discariche abusive lungo le provinciali? Quanti articoli abbiamo scritto? Nel giorno in cui ci viene annunciato dell’arrivo dell’ispezione del ministero dell’ambiente sul litorale Macconi-Scoglitti, una foto, l’ennesima, scattata lungo il litorale sciclitano. Perchè, in fondo, tutto il mondo è paese, anche se molti vogliono farci credere del contrario.

Lo scatto, però, stavolta è stato effettuato da un’eminente personalità della cultura: Chiara Ottaviano, storica, fondatrice dell’archivio storico degli Iblei e produttrice cinematografica.

Questo, il suo accorato post su facebook, in cui si rivolge anche al Sinadaco di Scicli, Enzo Giannone, in quanto la foto è stata scattata a Cava D’Aliga:

“Questa volta mi sono fermata per la fotografia. Andare in bicicletta è per me un gran piacere ma anche un dolore. In bicicletta non puoi non vedere le discariche, le plastiche, le immondizie onnipresenti. Quelle che amo percorrere, tutte con pochissimo traffico e spesso anche bene asfaltate, sono le strade dell’entroterra di Scicli, Modica, Ragusa, Ispica, Santa Croce…, fra carrubi e ulivi. Collegano le città e i paesi clamorosamente belli della provincia. Queste strade potrebbero essere una risorsa straordinaria per quel turismo “sostenibile”, non concentrato solo nei due mesi estivi di luglio e agosto, fatto dal sempre più nutrito popolo di pedalatori di tutte età. Potrebbero, se tanta bellezza non fosse deturpata da così grave sciatteria”.

Poi, l’appello al sindaco Enzo Giannone: “Questa foto, sindaco Enzo Giannone, è stata fatta oggi a pochi chilometri da Cava d’Aliga nella strada che porta a Scicli passando dal bellissimo convento della Croce da poco riaperto. Foto come questa nello stesso tratto di strada se ne possono fare più d’una.

Ma discariche e sporcizia sparsa se ne trova con una certa abbondanza anche nelle altre belle strade d’ingresso della sua città, quella di Montalbano e dell’ UNESCO. Per esempio provenendo da Sampieri (verso la svolta per contrada Lo Pirata) per entrare da San Bartolomeo o provenendo da Santa Croce nellla strada del cimitero. Non può essere una consolazione constatare che, comunque, una bonifica va fatta su quasi tutte le strade della provincia. Oltre all’incivilta’ di tanti la mia sensazione è che qualcosa non funzioni proprio nel sistema di raccolta. Non si possono svuotare i cassonetti lasciando le strade clamorosamente sporche perché quel lavoro, chiamato di “bonifica”, contrattualmente è altra cosa dalla manutenzione ordinaria”.