È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
SE QUALCUNO HA IN MENTE DI CHIUDERE IL NOSOCOMIO LO FACCIA AL PIÙ PRESTO
01 Ago 2011 10:48
“Apprendo con preoccupazione che da oggi una disposizione di servizio sospende, per il mese di agosto, il servizio di cardiologia all’ospedale di Scicli, pare anche per gli esterni. Pur cercando di evitare allarmismi, non posso esimermi di esternare una seria preoccupazione per i servizi di emergenza del Busacca. Adesso la misura è colma. Nel nosocomio sciclitano il Pronto Soccorso è costretto a lavorare con un laboratorio analisi funzionante solo dalle ore 8,00 alle ore 14,00. Il servizio di radiologia dispone della presenza di un medico soltanto per la mattina e da oggi non è più garantito il servizio di cardiologia.
Se a tutto questo aggiungiamo il continuo trasferimento di infermieri dall’ospedale di Scicli ad altri presidi sanitari, il quadro è completo. Invece di potenziare i servi di emergenza, nel pieno della stagione estiva, al di fuori di ogni logica si comprimono. In questo modo il nosocomio non può, oggettivamente, garantire la gestione delle emergenze che si presentano. Se qualcuno ha in mente di chiudere il Busacca lo faccia al più presto, assumendosi le responsabilità, perché non può continuare questo stillicidio di ridimensionamento dei servizi di emergenza/urgenza e dei supporti diagnostici che dovrebbero funzionare h24. Invito, pertanto, urgentemente il Direttore Generale dell’Asp, Ettore Gilotta, ad intervenire per porre in essere tutti gli strumenti a sua disposizione e porre rimedio ad una situazione che oggi è diventata urgente e drammatica. Questo vale sia per la tutela dei cittadini che per la salvaguardia degli operatori sanitari, che non possono affrontare le emergenze senza avere gli strumenti necessari”.
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