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Scomparsa di Daouda: ci sono i primi indagati ma è un’indagine difficile
04 Gen 2023 10:30
Ancora in corso le indagini della procura di Ragusa sulla scomparsa di Daouda Diane, 37 anni, ivoriano, operaio e mediatore culturale, sparito nel nulla come se la terra l’avesse inghittito lo scorso 2 luglio da Acate e da allora di lui si sono perse le tracce.
Purtroppo, nonostante gli accorati appelli della famiglia, degli amici, dei colleghi di lavoro e numerose iniziative pubbliche effettuato dai sindacati e dalle associazioni, di lui, nessuna traccia.
I pm, coordinati dal procuratore Fabio D’Anna indagano per occultamento di cadavere e omicidio e ci sono le prime iscrizioni nel registro degli indagati. Una inchiesta resa difficile anche dai ritardi nella denuncia di scomparsa, presentata solo dopo 8 giorni. Prima di sparire l’ivoriano aveva pubblicato un video in cui denunciava la situazione di caporalato e di mancanza di sicurezza nell’azienda dove lavorare, la Sgv Calcestruzzi, noto cementificio di Acate. Nell’ultimo video inviato al fratello, Daouda chiudeva con la frase :”Qui si muore”.
Gli inquirenti, come riporta l’ANSA, confermano che Carmelo Longo, padre dell’attuale amministratore dell’impresa SGV Calcestruzzi, ha precedenti per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla turbativa d’asta. Carmelo Longo, inoltre, è fratello di Giovanni, arrestato il 24 ottobre del 2019 nell’operazione plastic free che fece luce sul clan mafioso Carbonaro-Dominante di Vittoria e fu condotta dalla Squadra Mobile di Ragusa, su delega della Dda di Catania.
Si ipotizzavano i reati di associazione mafiosa, estorsione pluriaggravata, detenzione armi, traffico illecito di rifiuti. I fratelli Longo, Carmelo e Giovanni, sono figli di Salvatore Longo, ucciso il 14 novembre del 1990 ad Acate in un agguato di stampo mafioso nel quale rimase ferito anche Massimo Leonardi, all’epoca 18 enne e suo collaboratore. Longo fu raggiunto da proiettili sparategli alla testa da un’automobile dopo un breve inseguimento sulla strada Acate – Caltagirone. Lo stesso, appena un anno prima, era scampato ad un altro agguato.
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