Sciopero generale. Manifestazione contro la manovra finanziaria a Palermo. Presente anche la CGIL Ragusa

Una folta delegazione della CGIL di Ragusa, con striscioni e bandiere, guidata dal segretario generale di Ragusa, Peppe Scifo e dai componenti la segretaria confederale, ha partecipato questa mattina alla sciopero generale indetto dalla CGIL e dalla UIL a Palermo che è una delle cinque piazze decise dai due sindacati confederali per protestare contro la manovra del Governo Draghi.


Quattro i pullman di attivisti e simpatizzanti hanno raggiunto da Ragusa il capoluogo siciliano che hanno raggiunto piazza Giuseppe Verdi, dove si è aperta la manifestazione.
In tema di lavoro, secondo CGIL e UIL, le politiche del governo Draghi sono “inadeguate a colmare il gap col resto del Paese”.


I dati siciliani e quelli della nostra provincia sono drammatici soprattutto per quel che riguarda donne e giovani.
Nel 2020 si è registrato in Sicilia un tasso di occupazione femminile del 29,3% contro la media nazionale del 49,4%. Per i giovani i tassi di occupazione sono 38,9% per la Sicilia, 46,8% la media nazionale. Mentre il tasso di povertà tra assoluta e relativa è inchiodato al 36%.


Secondo i sindacati il taglio dell’Irpef non avrà alcuna ricaduta su due terzi dei contribuenti dell’Isola.
CGIL e UIL chiedono modifiche alla legge di bilancio e misure più eque su fisco, pensioni, sviluppo e lavoro: per quanto riguarda il fisco misure a favore dei redditi più bassi, recupero del potere di acquisto di salari e pensioni, pensione di garanzia per i giovani e i lavoratori discontinui, misure di sviluppo e per l’occupazione a partire dal Mezzogiorno, il contrasto al precariato, interventi per favorire l’occupazione femminile e giovanile. Per i sindacati è una finanziaria iniqua che mortifica soprattutto i soggetti più deboli e la sua modifica è un obiettivo prioritario soprattutto per il Mezzogiorno e la Sicilia che sono più in difficoltà.

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